Siamo ormai vicini alle feste Natalizie ed è tempo di comprare gli ultimi regali per gli amici e i parenti. I tempi di crisi economica di certo non hanno reso semplice gli acquisti, tanto che i negozi sono sempre meno affollati e le persone girano per le piazze, nei mercatini, in cerca di oggetti carini, simpatici ma tassativamente a basso prezzo. E quale migliore scelta se non quella di spendere quei pochi risparmi in prodotti artigianali, magari sardi, che sono unici nel loro genere e che sono apprezzabili per la fantasia e la utilità?
Creative Corner Market è una rassegna fieristica, che è iniziata stamattina e durerà sino al 23 dicembre presso l'ex liceo Artistico in Piazza Dettori a Cagliari. Il “mercatino dell'arte” è organizzato dall'associazione culturale Amasing Us, che nasce all'inizio di quest'anno e che conta oltre cento soci, tra cui un piccolo direttivo presieduto da Francesca Pillai, in arte Kippy La Rue. “L'obiettivo dell'associazione - dice il socio Giuseppe Novella - è quello di promuovere l'arte contemporanea partendo dai materiali di riciclo, nonché l'artigianato sardo e non, piccolo ma ricercato”.
Sono oltre sessanta gli artisti e artigiani che espongono le loro creazioni e i loro cimeli negli anditi dell'ex liceo. Dalle maschere del Ghigno sardo, del Boe, delle divinità greche realizzate con la cartapesta da “Bri” Mulas di Cagliari; passando per le creazioni in ceramica lavorate da “Spine Creazioni”, che crea un connubio convincente tra design e funzionalità; arrivando infine alle opere di “ArtofGarage” una coppia di San Gavino che realizza sveglie dalle forme particolari e altri oggetti di uso quotidiano con materiale riciclato, per lo più derivante da motori d'auto.
Tra gli stand molti oggetti vintage: abiti, polaroid, statuine provenienti da lontani Paesi e anche i ciondoli raffinati realizzati con vecchi libri scolastici e dizionari da “L'Atlante dei Bottoni”.
“La soffitta di Claudietta” espone tra le tante rarità del passato, un crocefisso di fine Settecento, un telefono risalente alla seconda guerra mondiale prodotto in Belgio, tutte eredità familiari rispolverate dopo anni di abbandono in soffitta.
Interessante infine l'angolo dedicato al Bookcrossing autogestito, che consiste nella possibilità di portare dei libri propri e scambiarli con altri, in modo che la cultura e la conoscenza sia dinamica, trasmessa dagli uni agli altri e non resti immobili.
“La creatività è il residuo del tempo perduto” diceva il fisico Albert Einstein.
Forse quel tempo non è così vano, se l'intuizione del curioso porta alla scoperta dell'arte del creare.
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