Sarà un appuntamento insolito quello che aprirà i battenti dell'edizione numero ventitré di Rocce Rosse Blues, dedicato al teatro ed all'omaggio di un grande intellettuale italiano, Pier Paolo Pasolini. E così a tagliare il nastro della kermesse musicale, martedì 16 dicembre alle 21 all'Auditorium del Conservatorio (piazza Porrino 1), sarà l'attore Moni Ovadia con la sua particolare interpretazione degli Scritti Corsari di Pasolini.
Un viaggio intenso tra parole e musica dove Ovadia, attento e originale osservatore della società di oggi, accompagnato dal violino Maurizio Dehò e dalla fisarmonica di Nadio Marenco, ci accompagnerà alla scoperta di una delle figure storiche più importanti dell'Italia contemporanea.
Figura solitaria, analista crudo e sincero, Pasolini con gli Scritti Corsari si scontra con quel mondo di perbenismo e conformismo che individua come responsabile del degrado culturale dell'Italia degli anni '70. Un intellettuale, insomma, controcorrente che riuscì ad esprimere, con grande chiarezza e senza fraintendimenti e con uno spirito critico raro e profondo, tesi politiche ancora di grande attualità.
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