“Dei signori ci hanno spiegato cosa fare: sulla terra c'erano dei buchi, noi dovevamo piantare lì dentro e poi innaffiare. Alle piante abbiamo attaccato delle targhette con il nostro nome, e poi ne abbiamo fatto una tutte insieme e l'abbiamo chiamata chica, che significa ragazza. Ci siamo divertiti molto.”
Ho chiesto a Federica e Giulia, due alunne della scuola elementare Mulinu Becciu, di spiegarmi cosa stessero facendo, ed entusiaste insieme ai loro compagni mi hanno detto che stavano insegnando a tutti l'importanza della natura e dell'ambiente.
Sono proprio i bambini, insieme agli alberi, i protagonisti della manifestazione: 1200 piante per 1200 nuovi nati nel comune di Cagliari, in tutto, 2400 nuove vite. Un modo diverso per mettere sotto gli occhi di tutti, specialmente dei bambini, un tema fondamentale quale il valore della vegetazione nella vita dell'uomo, anche o soprattutto all'interno della città.
“Siamo felicissimi perchè ogni anno cresce la partecipazione sia da parte delle scuole quanto dei collaboratori. Per questo colgo l'occasione per porgere il più sentito ringraziamento a tutti i dirigenti scolastici, agli insegnati, ai genitori, a Legambiente, agli operatori del comune e, ovviamente, a tutti i bambini- ha detto l'Assessore all'Urbanistica e all'Ambiente Paolo Frau- non c'è modo migliore per avvicinarli alla natura”.
Anche il sindaco Massimo Zedda era presente, e circondato dai bambini: la Festa degli Alberi è una manifestazione promossa da Legambiente ma che negli anni ha attirato sempre più collaboratori, tra i quali il personale del Servizio verde pubblico del Comune di Cagliari, l'Ordine degli Agronomi e l'ESN Cagliari, l'associazione degli studenti Erasmus. Sono stati quasi mille i giovanissimi che hanno partecipato, tra bambini delle scuole materne, elementari e medie. “E' bello che siano educati sin da piccoli a prendersi cura dell'ambiente- hanno spiegato alcune collaboratrici del circolo di Legambiente di Cagliari- quando abbiamo mandato gli inviti alle scuole loro hanno risposto con tanto entusiasmo. Si tratta di piante nate nel vivaio comunale: rosmarino, oleandro, piante nane e molte altre, ma tutte autoctone e appartenenti alla macchia mediterranea”.
Una manifestazione nazionale nata circa vent'anni fa, e che Cagliari non si stanca di promuovere: la prima piantagione aveva riguardato, tra l'altro, proprio Monte Urpinu, nella sua parte vecchia.
Su alcune piante si notano anche dei nastri rossi che si muovono al vento: gli stessi che in questi giorni, in occasione della giornata internazionale dell'eliminazione della violenza contro le donne, stanno colorando tutta Cagliari.
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