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Il mese dei Diritti Umani

Autore: Fabio Marceddu,
10 novembre 2014, 11:22
Il diritto ad avere diritti.

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Parte da un luogo simbolo di resistenza, IL PRESIDIO DI PIAZZALE TRENTO,  la conferenza stampa introduttiva sul Mese dei Diritti Umani, che dal 10 novembre al 10 dicembre, grazie al comitato sardo “STOP OPG” cercherà di coinvolgere la società civile, il mondo della cultura della conoscenza e dell'arte sulla tematica: Il diritto ad avere diritti.

Il Presidio, luogo simbolo di una città in crescita, strappato dalla volontà di un collettivo popolare alla “vocazione” di “terra di nessuno”, ma in realtà parcheggio diurno, e capolinea notturno di “traffici al confine del lecito”, ha svolto la sua funzione di isola di resistenza umana nella presentazione del fitto calendario che caratterizzerà tale iniziativa.

Il mese dei diritti umani, si caratterizza per una serie di eventi traversali tesi  alla riaffermazione e  tutela di quei diritti che per i nostri nonni e padri apparivano acquisiti, ma che oggi appaiono traballanti e rischiano l'estinzione.

Così si cercherà di rieducare la collettiviità  al diritto ad avere diritto non solo nel mondo del lavoro ma anche nella società civile.

Come ha affermato Antonello Murgia dell'A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia): facciamo riferimento alla Carta dei diritti umani stilata nel 1948, e come ha ribadito il Professor Andrea  Pubusa  alla Costituzione; Costituzione sempre più svuotata dei suoi significati ormai non più “non modificabili” ed inalienabili.

Il campo dei diritti negati coinvolge ormai ogni settore della società civile: bisogna difendere il diritto ad ammalarsi, di ricevere assistenza senza “coercizioni” contro la nostra volontà in caso di malattia mentale, e di questo  ne ha parlato Gisella Trincas che parteciperà come A.S.A.R.P. (Associazione Sarda per l'Attuazione della Riforma Psichiatrica); bisogna difendere il diritto allo studio, il diritto ad una scuola pubblica, in un momento in cui le scuole pubbliche  si devono difendere da continui attacchi istituzionali, che ne minano l'esistenza sottrando risorse di ogni tipo.

Non meno importante la riaffermazione del diritto e della necessità di essere diversi in una società omologata ed omologante.

Questo diritto sarà tutelato dalla comunità L.G.B.T. ( Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) che durante il mese partecipa con il festival cinematografico “Uno Sguardo Normale Expo” , sempre protesi a normalizzare e “normizzare” una situazione che di fatto esiste, al quale lo Stato non è ancora riuscito a garantire una legge di tutela (legge anti omofobia).

Come ha evidenziato Roberto Loddo del coordinamento organizzativo, saranno molteplici le attività dispiegate in diversi luoghi della città, affidate all'operato di volontari che presteranno la loro opera, per far si che il Mese dei diritti Umani possa essere il motore di prossimo cambio, teso alla affermazione di ciò che non c'è, e non alla difesa  di ciò che già esiste e da più parti tramano per eliminarlo.

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