Un complesso lavoro interassessoriale di programmazione degli interventi ha riguardato e riguarderà ancora il complesso monumentale del cimitero di Bonaria. Nel corso della presentazione dei lavori, il sindaco Massimo Zedda ha ricordato che l'importanza dei lavori di restauro e risistemazione delle diverse aree del cimitero è data prima di tutto dal ruolo che questo spazio urbano ricopre e ha ricoperto nell'immaginario culturale dei cagliaritani.

L'assessore ai lavori pubblici Luisa Anna Marras ha voluto sottolineare la necessità dei lavori di sistemazione del cimitero in vista sia di un suo utilizzo come cimitero, in una veste restaurata, che di una sua fruizione come spazio che raccoglie e racconta la memoria storica della città di Cagliari.
Saranno oggetto di un intervento consistente di risistemazione, quindi, i colombari dell'Orto delle palme sul fronte est e lo stesso Orto che vedrà in seguito la reistallazione di resti di sepolture che sono stati spostati momentaneamente in attesa di una rinnovata collocazione.

Luogo deputato alla sepoltura dei defunti a partire dal 1829, il cimitero di Bonaria ospita oltre alle sepolture di privati cittadini anche i cenotafi – lapidi commemorative del defunto -  in memoria dei soldati caduti nella Prima Guerra mondiale e situati, appunto, nel Viale degli Eroi. Proprio in occasione del centenario dello scoppio della Prima Guerra mondiale, il Comune di Cagliari ha voluto dedicare un'iniziativa per celebrare la memoria dei giovani cagliaritani morti in battaglia e, come ha sottolineato l'assessore agli Affari Generali, Anna Paola Loi, la storia di questi eroi cagliaritani sarà  riscoperta attraverso una tecnologia smart. In seguito ad un lavoro di censimento delle lapidi dei caduti, infatti, sono state realizzate delle schede contenenti le informazioni relative a  ciascun defunto che possono essere consultate tramite un sistema di NFC (Near Field Communication). Su ciascuna lapide sono posizionati dei piccoli trasmettitori di segnale che, non appena vi si avvicina uno smartphone o un tablet connesso ad internet, trasmettono automaticamente a questi dispositivi le schede relative al caduto al quale la lapide si riferisce.
L'allestimento di questo sistema di accesso immediato ad una parte della storia del cimitero sarà inagurato il 4 novembre presso l'Aula Consiliare del Palazzo civico di via Roma, in occasione dell'iniziativa "I ragazzi raccontano la storia. I cagliaritani nella Grande Guerra" che vede protagonisti gli allievi della scuola media Alfieri.

Accanto ai lavori di recupero della memoria storica del complesso cimiteriale, si collocano quelli che permetteranno alla città di avere nuovamente in questo cimitero degli spazi per la sepoltura dei propri cari. Come ha precisato Filippo Petrucci, presidente della Commissione Affari Generali, in seguito a diversi sopralluoghi è stata fatta una stima dei loculi che potrebbero essere immediatamente disponibili. Si parla di circa 270 loculi cinerari, organizzati anche all'interno di  cappelle, che permetterebbero un riuso degli spazi cimiteriali e  la loro manutenzione costante con un risparmio su diversi fronti sia per i cittadini che per l'amministrazione comunale. La nuova disponibilità dei loculi del cimitero di Bonaria sarà comunque vincolata, in termini di scelta e installazione delle lapidi per le sepolture, dai criteri imposti dallo status stessao del luogo classificato all'interno del patrimonio storico artistico della città.

Altre importanti iniziative per la valorizzazione e la conoscenza della storia del cimitero di Bonaria, sono quelle proposte dalla cooperativa Voleare che offre suporto ai cittadini con difficoltà di deambulazione, accompagna e informa, con visite guidate anche in lingua straniera, coloro che desiderano visitare il cimitero monumentale e organizza dei workshop di fotografia a partire dai numerosi spunti che il cimitero offre. Ed è stata proprio la fotografia la protagonista del prezioso ritrovamento e recupero di un pezzo della storia di chi, come Giuseppe Sartorio – scultore italiano di fama nazionale, vissuto nella seconda metà del 1800 – è stato immortalato nel 1895 all'interno del suo atelier cagliaritano durante la realizzazione di alcune delle più significative sculture che sarebbero state installate poco tempo dopo nel cimitero di Bonaria.