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Un marchio di qualità e un giornale digitale: i due doni di "Marinando" al quartiere Marina

Autore: Federica Landis,
8 ottobre 2014, 14:32
Dopo due anni di lavoro, si conclude il progetto "Marinando" e i suoi promotori hanno presentato alla città i risultati ottenuti e gli strumenti che verranno lasciati a disposizione degli cittadini e delle imprese del quartiere Marina.

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4 Laboratori professionalizzanti rivolti alle donne (nei settori gastronomico, turistico, di artigianato artistico e di puericultura), 3 laboratori di mediazione per adulti e bambini ai quali hanno potuto partecipare gli abitanti e le imprese del quartiere Marina nell'ambito del progetto "Marinando" – il quartiere si apre alle donne, promosso dall'associazione di volontariato Donne al traguardo Onlus, con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche sociali e salute del Comune di Cagliari.

Accanto ai laboratori, il progetto "Marinando" ha permesso l'attivazione nel quartiere di servizi di vario tipo, come i servizi di counseling e il Centro antiviolenza. La Cooperativa sociale Centro Panta Rei Sardegna, che ha curato l'attivazione e il mantenimento dell'Infopoint del progetto, ha attivato le attività di counseling, con il sostegno alla persona e il sostegno alle famiglie e alla genitorialità. Sono state più di 180 le persone accolte dall'Infopoint, 90 delle quali si sono poi iscritte ai laboratori e il 50% di queste erano donne straniere. L'azione svolta nel quartiere dal Centro Panta Rei Sardegna è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il Comune di Cagliari che ha segnalato e inviato presso lo sportello di counseling della cooperativa gli utenti bisognosi  di interventi mirati al sostegno individuale o familiare.

Confcooperative (Unione provinciale di Cagliari), altro partner del progetto, ha portato avanti, invece, un intervento finalizzato alla consulenza di impresa con un approccio diversificato a partire da coloro che si sono rivolti a questo servizio; gli interventi messi in atto da Confcooperative hanno avuto la finalità di individuare degli strumenti per creare un'impresa o per rafforzare delle competenze già esistenti. In quest'ottica sono stati realizzati dei laboratori per associazioni no-profit ai quali hanno partecipato 15 associazioni presenti nel quartiere e dei laboratori professionalizzanti, rivolti alle donne e finalizzati al trasferimento di conoscenze nell'ambito dell'imprenditorialità, per offrire a queste ultime gli strumenti per rendersi autonome sia nella ricerca di un posto di lavoro che nella creazione di un'impresa.

Altri percorsi laboratoriali individuali hanno offerto, invece, ai titolari delle imprese del quartiere degli strumenti pratici per migliorare la propria attività, aprendola a scenari di crescita più ampi.

Sono stati due i risultati concreti, immediati e che hanno riguardato la collettività ottenuti nel corso di questi laboratori: l'ideazione di un logo del Quartiere Marina e la creazione di un giornale digitale del quartiere.
Il logo del Quartiere Marina, legato al marchio di qualità e di appartenenza delle imprese e delle attività del quartiere, è stato ideato nel corso del laboratorio di grafica rivolto alle imprese. Un segno distintivo che crea e rafforza l'identità commerciale locale di quella che può essere definita "la porta turistica della città". Non meno importante è stata la creazione di un giornale digitale di quartiere contenente le informazioni relative alle attività commerciali e di accoglienza turistica, alle associazioni che operano nel quartiere e ai principali eventi in programma ogni settimana. Una vetrina online sempre disponibile e aggiornata che offre ai cittadini e ai turisti degli spunti per vivere il quartiere, consultabile all'indirizzo http://giornaledigitale.progettomarinando.it/ .

A conclusione del progetto, venerdì 10 ottobre a partire dalle ore 16:30, nelle piazza Aramu e San Sepolcro e nella Parrochia di Sant'Eulalia, si terrà l'evento "Marinfestando", durante il quale verranno presentati il giornale digitale e il marchio Marina e verranno proposti laboratori, mostre, letture ad alta voce, giochi, tornei di calcio e basket e, infine, un buffet-degustazione offerto dalle partecipanti al laboratorio etno-gastronomico del progetto.

Finanziato da "Fondazione con il Sud", "Enel Cuore Onlus" e dai partner del progetto, "Marinando"  nasce prima di tutto dalla volontà di sostenere lo sviluppo del quartiere e incoraggiare la capacità  prima di tutto delle donne di proporsi e risolvere i problemi concreti che vivono quotidianamente, a partire dalla presa di coscienza di se stesse e delle possibilità che vengono offerte loro per riaprire un progetto di vita. Un progetto, quindi, che si presenta prima di tutto come un intervento di inclusione e coesione sociale, in un quartiere nel quale, l'Assessore Minerba afferma, «una popolazione che ha una presenza immigrata importante, soprattutto femminile, aveva bisogno di un intervento che creasse i presupposti di una vera e propria integrazione».
 

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