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Ruggine. A Le Cube Gallery inaugurazione mostra di Roberto Randaccio

25 settembre 2014, 11:49
Opere in esposizione all'Ex Vetreria da venerdì 26 settembre ore 19 al 2 ottobre 2014 a Cagliari.
Carta Falsa - opera di Roberto Randaccio
Carta Falsa - opera di Roberto Randaccio

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Si intitola “Ruggine” la mostra di opere su carta di Roberto Randaccio che l’associazione culturale Suoni&Pause inaugura domani, venerdì 26 settembre, alle ore 19 negli spazi Le Cube Gallery dell’ex Vetreria di Pirri (Cagliari).

Curata da Raffaello Ugo, l’esposizione riprende il filo del discorso interrotto da Randaccio nell’ultima mostra, “Opere su carta”, del maggio del 2013. In quell’occasione l’artista esponeva piccoli lavori che dichiarava “ispirati” dalla semplice contemplazione di muri scrostati, lamiere corrose e legni logori, insomma un materiale “povero” che ispirava una pittura al limite dell’astrazione e che sfiorava i temi dell’informale (la parte per il tutto).

Nelle opere qui proposte di quella prospettiva  si allarga la visione: qui sono esposte lamiere e sovrapposizioni di oggetti metallici, bulloni, dadi, chiodi, ingranaggi e schegge di ferro. Nella mostra avviene il capovolgimento del processo imitativo precedente, il tutto per la parte. Lo sguardo che li osserva è però lo stesso. L’artista è attento a riproporre e mettere in risalto le superfici scabre, le incisioni, i tagli, i segni, anche minimi, che aprono a nuove e più nascoste prospettive. Si aggiunge, nel gioco provocatorio del trompe-l’oeil (l’illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, che in realtà sono irreali e dipinti in forma bidimensioanle) che domina e regola tutte queste opere, la tridimensionalità degli oggetti minimi posati su quelle stesse lamiere, le sovrapposizioni, l’accumulo, l’affastellamento caotico dei detriti. Li unisce un tema comune: la ruggine, il deterioramento dell’oggetto prodotto dal tempo, l’ossidazione, il verderame.

Roberto Randaccio espone qui con un voluto e ironico “inganno dell’occhio” un mondo fatto di oggetti minori. Oggetti abbandonati, inutilizzati o inutili ormai, già sfruttati e logori, che riprendono valore e vita grazie all’esaltazione dei cromatismi di questa «stralunata metallurgia», come scrive Leonardo Casula nel testo di presentazione.

Fanno parte dell’esposizione anche le due macchine euristiche dell’artista cagliaritano Raffaello Ugo: si tratta di due macchine idrauliche, composte anch’esse da materiale metallico di recupero, che mettono in movimento due “dischi” eseguiti da Randaccio, in una fusione di intenti e indirizzi artistici che prelude sicuramente a interessanti futuri.

L’esposizione sarà visitabile sino al 2 ottobre, tutti i giorni dalle 17 alle 20.

Informazioni: www.suoniepause.com

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