A Cagliari, consueto appuntamento di primavera con il jazz di qualità: dall'8 al 30 maggio ritorna “Forma e poesia nel Jazz”, la rassegna ideata e organizzata dall’associazione culturale Shannara, quest'anno alla sua edizione numero dodici. Un'edizione particolarmente densa di eventi, con tredici serate nell'arco di quattro settimane, sei diverse location e un cartellone in cui spiccano nomi del calibro di Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Gianmaria Testa, ma che offre come sempre spazio anche alla scena musicale locale.
La regola vale in particolare nel trittico di concerti che apre la rassegna al Teatro Alkestis (sede delle primissime edizioni di “Forma e poesia nel jazz”) nel secondo weekend di maggio. Si comincia venerdì 8 con il contrabbassista cagliaritano Adriano Orrù e il sassofonista Tino Tracanna impegnati in “Conversation about Mingus”, un tributo all'indimenticabile Charles Mingus nel trentennale della scomparsa.
Un viaggio nello sconfinato universo musicale brasiliano, dallo “choro” (il precursore del samba, fra otto e novecento) ai grandi autori moderni come Chico Buarque e Vinicius de Moraes: è la rotta di “Brasil, meu amor”, il progetto che propone sabato 9 il duo Atzinganos della cantante Bruna Pintus e del chitarrista Roberto Bernardini, qui affiancati dal violino di Diego Deiana.
Chiude la serie di tre serate all'Alkestis “The beginning”, titolo e programma ad hoc che rimanda agli esordi di “Forma e poesia nel jazz”: al centro dei riflettori, domenica 10, sarà infatti il chitarrista cagliaritano Giorgio Murtas, ideatore nel 1996 della rassegna portata poi avanti da Shannara; con lui, Nicola Muresu al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e, al sax tenore, un nome di spicco del jazz tricolore, il campano Daniele Scannapieco.
Cambio di location nel successivo fine settimana, che si apre giovedì 14 nel ridotto del Teatro Massimo con il trio di Fabrizio Sferra. Batterista fra i più apprezzati da jazzisti come Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Antonello Salis, Maurizio Giammarco e Danilo Rea (con i quali ha collaborato o ancora collabora), a quasi cinquant'anni Sferra dirige per la prima volta un gruppo tutto suo. Accanto a sé ha voluto due giovani talenti: il pianista Giovanni Guidi (che suona con lui nel New Quintet di Enrico Rava) e il contrabbassista Francesco Ponticelli.
Ancor più giovane, Alessandro Lanzoni è considerato l’astro nascente del pianismo jazz italiano. Classe 1992, tre album all'attivo, tanti premi musicali vinti, un curriculum di partecipazioni e collaborazioni prestigioso, uno stile interpretativo già maturo: con queste credenziali il pianista fiorentino è atteso a Cagliari venerdì 15 (sempre al ridotto del Teatro Massimo) alla testa di un trio che alla freschezza della sua età affianca l'esperienza del contrabbassista Ares Tavolazzi e di Massimo Manzi alla batteria.
Da un talento emergente a un autentico asso del pianoforte: sabato 16, tiene banco Stefano Bollani, senza dubbio uno dei jazzisti italiani oggi più famosi e apprezzati anche a livello internazionale. Il pianista (milanese di nascita e fiorentino d'adozione) ritorna a “Forma e poesia nel jazz” due anni dopo la sua ultima apparizione alla rassegna cagliaritana (che fra l'altro, ancora giovanissimo, l'aveva ospitato agli esordi). Stavolta si presenta in compagnia del suo solo strumento, trovando la giusta collocazione sul palco dell'Auditorium del Conservatorio in una serata che, è facile prevedere, sarà da tutto esaurito.
Altro spazio e altri suoni nel concerto che inaugura il terzo weekend di “Forma e poesia nel jazz”: giovedì 21 l'epicentro si trasferisce per una sera dal capoluogo sardo nella vicina Quartu Sant'Elena. All'F.B.I. (il locale nelle ex Fornaci Maxia, in via Brigata Sassari), sono di scena le Blue Dolls, un trio torinese di voci femminili (Erika Celesti, Federica Pallante e Viviana Dragani) specializzato nel repertorio swing dagli anni Trenta in su: da Alberto Rabagliati, Pippo Barzizza e Gorni Kramer a Mina e Rita Pavone, passando per Renato Carosone e il Quartetto Cetra. Il tutto interpretato sulla falsariga del trio Lescano, con uno stile vocale fresco e divertente, e indossando abiti e accessori ripresi dalla moda degli anni Quaranta e Cinquanta.
Di ritorno a Cagliari, nel ridotto del Teatro Massimo, la rassegna propone due serate all'insegna degli artisti sardi. Protagonista unico, sabato 23, Romeo Scaccia, pianista e compositore eclettico, capace di spaziare dalla musica “colta” al pop, dal barocco al contemporaneo, al jazz, appunto. Doppio set domenica 24: apre la pianista Silvia Corda con i suoi “Portraits”, ritratti di musicisti o di compositori che hanno dedicato il loro lavoro al pianoforte. Un piccolo viaggio tra improvvisazione e composizione in compagnia di un'artista di punta della scena jazzistica isolana. A seguire Ardù, al secolo Arduina Perra, scrittrice, cantante e fotografa cagliaritana, qui alle prese con le sue “Ossessioni d'amore”, “ballate pornografiche” da recitare con l'accompagnamento del pianoforte di Fabrizio Mocata.
Gran finale di rassegna con quattro serate, una via l'altra, in tre diversi spazi. L'ultima serie di concerti si apre al Teatro Alfieri, mercoledì 27 maggio, con un trio che vede accanto al trombettista torinese Fabrizio Bosso due “titolari” del suo quartetto: il pianista cagliaritano Luca Mannutza, qui impegnato anche all'organo hammond, e il batterista Lorenzo Tucci. La sera dopo (giovedì 28), il palco dell'Alfieri è tutto per un autentico paladino del jazz italiano: Enrico Pieranunzi. Tecnica impeccabile, lirismo, eleganza e chiarezza del fraseggio, sono le prerogative del pianista romano, classe 1949, che torna a “Forma e poesia nel jazz” a distanza di un anno dal suo concerto con lo Space Jazz Trio. Stavolta si presenta al pubblico di Cagliari en solitaire per “giocare” con gli spunti tematici di alcune sonate barocche di Domenico Scarlatti.
Jazz e canzone d'autore per un tributo a un artista indimenticabile, Léo Ferré: si intitola “F. – A Léo” il collaudato progetto di scena venerdì 29 all'Auditorium del Conservatorio. A dargli forma, il suo ideatore, il pianista Roberto Cipelli, con Attilio Zanchi al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria e con la partecipazione di Paolo Fresu (tromba e flicorno) e del cantautore piemontese Gianmaria Testa (voce e chitarra), un artista intimamente (e idealmente) vicino al mondo del musicista-poeta francese scomparso nel 1993.
Allestita con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna e degli Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune di Cagliari, la dodicesima edizione di “Forma e poesia nel jazz” chiude i battenti sabato 30 maggio: dalle 18 in poi, alla Galleria d'arte Paola Frau, serata speciale con la partecipazione di artisti e progetti locali.
Tutti i concerti iniziano alle 21 (escluso quello delle Blue Dolls, alle 22.30).
Il prezzo dei biglietti varia dai 7 ai 25 euro a seconda delle serate. Previsto anche un abbonamento a 75 euro che comprende cinque serate (quelle con il trio di Fabrizio Sferra, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi e l'omaggio a Ferré) più due a scelta. Prevendite e informazioni a Cagliari da Sarconline (via Sulis, tel. 070 68 42 75) e al Box Office (viale R. Margherita 070657428).
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