Si è aperta oggi a Cagliari la 3° edizione della Scuola Internazionale Estiva di Architettura, una manifestazione all'interno della quale atelier, lectio magistralis, seminari e cicli di conferenze diventeranno una importante occasione per "Riscrivere il territorio su base culturale".
«Un'occasione per fare ricerca e alta formazione, per prendersi cura dei luoghi con le loro potenzialità». Poche parole, pronunciate questa mattina da Antonello Sanna Direttore del DICAAR di Cagliari, riassumono gli obiettivi della 3°summer school di architettura che si svolgerà a Cagliari dal 4 al 13 settembre 2014. La manifestazione, che quest'anno si intitola "Paesaggi culturali. Progetti per una capitale europea della cultura 2019", vuole essere «Un Laboratorio durante dove mettere in discorso alcuni temi fondamentali per la qualità del territorio e per un nuovo modello di sviluppo della Sardegna» alla luce della candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura 2019.
Intervenendo all'incontro di apertura, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, ha voluto ringraziare entrambe le università sarde per il grande e importante progetto di collaborazione avviato per Cagliari Sardegna 2019, all'interno del quale si inserisce proprio la 3° edizione della summer school. La città di Cagliari non è solo il territorio urbano, ma un territorio più ampio che cerca di raccogliere i territori e i comuni limitrofi per creare un continuum culturale e ambientale.
«Cagliari è una città che vuole svolgere il ruolo di capitale della Sardegna» dice Zedda, sottolineando che è "cultura" non solo le mostre o i siti archeologici ma anche le condizioni di vita dei cittadini e, a questo proposito, il progetto di riqualificazione urbana di Cagliari mira, appunto, a migliorare prima di tutti le condizioni di vita degli abitanti, anche attraverso dei processi di coinvolgimento degli stessi cittadini. «Cagliari è in finale grazie al suo progetto», prosegue Zedda, «il dossier coglie gli elementi di debolezza della città per trasformali in elementi positivi».
Per Giovanni Melis, Rettore dell'Università di Cagliari, la scuola internazionale estiva di Architettura è un'importante occasione attraverso la quale le università di Cagliari e Sassari riescono a trasferire dei saperi nel territorio. In particolare, le attività che l'Università di Cagliari svolge nel territorio è di piena collaborazione al progetto di Cagliari Sardegna 2019 poiché, sostiene Melis «riteniamo che la cultura possa essere uno dei motori dello sviluppo del nostro territorio» e per questo, prosegue il Rettore, «occorre fare una collaborazione più intensa con l'amministrazione comunale».
A partire dalla stretta collaborazione tra i due atenei sardi, Attilio Mastino, Rettore dell'Università di Sassari, sottolinea come questa iniziativa didattica segni «l'avvio e la prosecuzione di una preziosa sinergia tra i due atenei intorno ad un tema generale che è quello dei "Paesaggi culturali"», ricordando l'importanza che una collaborazione di questo tipo riveste nel progetto Cagliari Sardegna 2019, anche alla luce del fatto che «la scelta di una città come capitale europea della cultura comporta anche l'ingresso delle università della capitale, dunque Cagliari, e quelle della regione collegata, dunque Sassari, nella rete europea delle università delle capitali della cultura».
Non dimenticando che «aldilà del risultato finale della candidatura, inizia un percorso lungo, utile e costruttivo che passa anche attraverso questa scuola estiva», Mastino ribadisce quindi la dedizione delle due università di Cagliari e Sassari alla causa di Cagliari Sardegna 2019, perché «la Sardegna vuole stare come un ponte tre la riva sud del Mediterraneo e l'Europa».
Promossa dalle due Università sarde di Cagliari e Sassari, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, la summer school di architettura entrerà nel vivo dei lavori questa sera con la prima lectio magistralis che si terrà alle 18 nell'Aula Magna di via Corte d'Appello a Cagliari.
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