Eventi

L’arte gli scacchi il prossimo

Autore: Giulia Mameli,
24 aprile 2009, 12:43
Può il gioco degli scacchi rappresentare un’efficace metafora dell’importanza della collettività per l’individuo?

E’ l’idea che vuole portare avanti l’interessante manifestazione promossa dall’A.S:D. Cagliari Scacchi in collaborazione con la Caritas Diocesana di Cagliari, che si svolgerà dall’1 al 3 maggio prossimi, alla galleria Umberto I nella Passeggiata Coperta del Bastione Saint Remy.
L’iniziativa, presentata oggi al Bastione, avrà, come ha tenuto a sottolineare Don Marco Lai, molteplici finalità.

Innanzitutto la diffusione del gioco degli scacchi che significa dare ai giovani un’importante opportunità di conoscere un’attività di riflessione e di intelletto, un’attività che inoltre sottende una metafora importante. Il re, pezzo cruciale del gioco, è raffigurazione dell’individuo che nulla può senza la collaborazione degli altri elementi della scacchiera. Così è per tutti gli uomini che “non si devono mai chiudere nel loro mondo di solitudine” poiché “l’interesse del singolo individuo passa attraverso l’interesse comune”. Questo, ha sottolineato Don Lai, “è il grande obiettivo pedagogico dell’evento.

Un altro importante punto d’arrivo dell’evento, ha sottolineato Cristian Puzzoni, rappresentante dell’A.S.D. Cagliari Scacchi, è quello di mettere in rilievo il legame esistente tra “l’arte e il nobil giuoco”, da considerarsi esso stesso una vera e propria forma artistica. A questo proposito sono stati chiamati a dare il loro contributo alcuni giovani artisti sardi, come Bob Marongiu e Maria Jole Serreli, che, con i loro quadri, hanno cercato di dare la loro personale interpretazione del gioco degli scacchi. Nel corso della manifestazione in aggiunta alle opere realizzate ad hoc, i venti pittori sardi coinvolti, realizzeranno inoltre dal vivo delle opere con attinenza al mondo degli alfieri e delle torri.

La Caritas poi si farà promotrice di un’opera di sensibilizzazione nei confronti delle vittime del terremoto in Abruzzo, perché come ha rimarcato Don Lai “è importante che i riflettori non si spengano su queste disgrazie”. Con due postazioni, una delle quali all’esterno del Bastione sulla Piazza Martiri, la gente sarà chiamata a sottoscrivere delle donazioni pro terremoto, grazie alle quali la Caritas con la collaborazione delle altre diocesi cagliaritane, si impegnerà nella realizzazione di un progetto nelle zone colpite dal sisma.

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