Individuare i bisogni complessi e differenziati della società, collaborare per dare risposte efficaci: in sintesi creare una rete di servizi per intervenire laddove la pubblica amministrazione senza una solida attività di collaborazione con tutte le realtà che operano nell'ambito delle pari opportunità non può avere ricadute adeguate. Parte così il progetto “Opportunità in rete” presentato stamane in conferenza stampa dall'Assessorato e dalla Commissione alle Pari Opportunità. Un tavolo permanente che si configura come strumento di partecipazione e rappresentanza di tutti i soggetti che adottano l'ottica di genere come elemento essenziale delle politiche di sviluppo, attraverso la valorizzazione delle diversità e delle competenze, e partecipano alla costruzione di una città inclusiva e più equa.
“Si tratta di un progetto pilota secondo il piano di Intervento Territoriale Integrato del POR che mira a costruire una mappatura completa dei soggetti, istituzionali e non solo, per poter pianificare e programmare azioni mirate sul territorio”, ha spiegato durante l'incontro Barbara Cadeddu, Assessore alle Pari Opportunità. “Fondamentale in questa prima fase la massima adesione all'iniziativa di tutti i cittadini, delle associazioni no profit e degli ordini professionali che lavorano sul territorio nel settore delle pari opportunità per far emergere tutte le realtà esistenti e metterle in rete per poter lavorare in maniera collaborativa, non più in un'ottica risarcitoria ma attraverso un'ottica di responsabilizzazione”.
“Questo tavolo aperto nasce dall'esigenza di dare un sostegno concreto a determinate categorie e soprattutto dalla necessità di promuovere un cambiamento culturale”, ha aggiunto la Presidente alle Pari Opportunità Elisabetta Dettori. “Si tratta di un programma di attività integrate finalizzate alla costruzione di una rete capace di mettere a sistema esperienze e competenze diversificate nei settori delle pari opportunità, con l'obiettivo di promuovere azioni più efficaci sul territorio e un miglior utilizzo delle risorse pubbliche e private, come già succede in diverse regioni d'Italia. Associazioni no profit che lavorano nel rispetto delle diversità e del proprio orientamento sessuale, professionisti, psicologi, psicoterapeuti che operano nell'ambito dell'infanzia, i comitati dei genitori di quartiere cittadini, e tutte gli attori operanti nel settore”.
Allargare l'ambito di intervento quindi per permettere un approccio trasversale alle politiche di genere, attraverso un metodo di lavoro aperto e collaborativo, in un luogo di confronto e di programmazione unitaria. Tra i compiti quello di esaminare le domande e le esigenze nel rispetto della specificità di genere dei cittadini (uomini e donne), trovare soluzioni e strumenti di intervento che spesso non trovano riscontro concreto nelle pubbliche amministrazioni.
Il primo tavolo tecnico di lavoro con il gruppo che si sarà costituito si terrà il 24 settembre in un incontro pubblico, inserito nell'ambito delle attività di Cagliari Sardegna 2019.
Per prendere parte attiva al progetto e all'incontro è necessario scrivere all'indirizzo di posta elettronica: commpariopportunita@comune.cagliari.it, specificando le informazioni base della propria organizzazione/associazione.
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