Dopo le sofisticate cantate dalle due sponde dell'Adriatico, interpretate e rielaborate dal Latinobalcanica Ensamble nel giardino di Palazzo Siotto, sono le canzoni più belle di De Andrè, in una insolita versione per coro e pianoforte a quattro mani, a segnare il prossimo appuntamento, giovedì 12 giugno, del festival Spettacolo Aperto dell'associazione Studium Canticum diretto da Stefania Pineider. Presso la Chiesa di Santa Maria del Monte di Via Corte d’Appello, alle ore 21:00 è infatti di scena Volta la carta presentato da Emma Gobbato. Interpreti il coro algherese Matilde Salvador, attivo dal 1992 sotto la guida di Paolo Carta, il cui repertorio spazia dall’antico alla tradizione catalana ed alle rielaborazioni d’autore, e i pianisti Giuseppina Scravaglieri e Mirko Taurino, duo torinese dal suono caldo e comunicativo e dotato di una spiccata sensibilità artistica.
Ingresso: € 5.

Il giorno dopo, venerdì 13 giugno alle ore 18:00, presso il Teatro la Vetreria di Via Italia 63 a Pirri, la possibilità (per voci maschili) di cantare ed imparare i canti della tradizione di montagna e della Sardegna con il laboratorio Mandi! Salude a tottus! dei cori Vôs de Mont di Tricesimo (Udine), diretto da Marco Maiero, e Bachis Sulis (Aritzo) diretto da Michele Turnu (ingresso € 5). A seguire, alle ore 21:00, i due cori unitamente al coro Studium Canticum, diretto da Pier Paolo Scattolin, si esibiranno in un concerto dal sapore di “match” sonoro tra il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna: canti della terra, dell’amore, del dolore, canti del popolo. Sonorità ben diverse, per una passione fortemente condivisa (biglietto € 7).
Il gemellaggio prosegue nel dopo-concerto, con uno spuntino sardo-friulano in compagnia del pubblico.