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Stop ai bulli: le istituzioni si uniscono

20 aprile 2009, 16:02
I passi avanti nelle iniziative contro bullismo e cyber bullismo.

Peer to peer e prevenzione: queste le parole d’ordine nella lotta al temibile regno dei bulli, cibernetici o reali. E’ quanto è stato illustrato oggi, nell’aula consiliare del Municipio, alla presentazione delle iniziative avviate per contrastare bullismo e cyber bullismo.

La mossa anti-bullo più innovativa è il peer to peer: la comunicazione tra “pari”. Secondo quanto dimostrano alcune ricerche, l’intervento online e offline svolto da “peer” risulta molto più efficace rispetto a quello svolto dai professionisti. Per questo motivo quattro docenti, quattro genitori e sei studenti del Liceo Artistico di Cagliari verranno formati da un’equipe psico-pedagogica dell’IFOS (Istituto di Formazione Sardo), per poi divenire lo specchio informativo di altri docenti, genitori e studenti sul sito internet www.cyberbullismo.eu . Se l’esperimento dovesse andare a buon fine, il sistema verrà diffuso a livello internazionale e diverrà una delle armi più potenti per arginare e, si spera, annientare il fenomeno.

Occorre essere sul campo, oggi e sempre” ha spiegato il sindaco Emilio Floris, ovvero organizzare campagne durature e ben strutturate, non sterili frutti della retorica. Al di là dello sportello online tra pari, dunque, la partita si giocherà anche sul piano della sensibilizzazione: nelle diverse scuole del comune di Cagliari verrà distribuito un manuale pratico per la prevenzione del bullismo online, e la campagna proseguirà sugli autobus cittadini della linea Ctm e nelle pensiline delle diverse fermate, tramite “dondolini” e manifesti. L’iniziativa , promossa dal comune di Cagliari in collaborazione con la Provincia, l’assessorato ai Servizi sociali e quello alla Pubblica Istruzione, è fondamentale per educare alla civiltà soprattutto i giovani, doppiamente protagonisti come vittime e aggressori.

“ Il sopruso non è solo il danno alle persone ma anche agli arredi cittadini e ai mezzi pubblici” sono state le parole di Valentina Savona, Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione, seguite dalla quantificazione dei costi sociali per la società Ctm da parte di Ezio Castagna, che ha sottolineato come il problema non stia solo nell’inciviltà dei giovani, ma anche nella cecità degli adulti che davanti agli atti vandalici fanno spallucce dicendo: “sono ragazzi”.

Essenziale, quindi, la sinergia tra le istituzioni politiche e sociali (come le scuole e la polizia) e uno “svecchiamento del linguaggio” nel dialogo coi giovani affinché il messaggio arrivi loro forte e chiaro, come richiesto a viva voce da Ada Lai. Quando si sarà riusciti a colpire nel segno e si inizieranno a vedere i risultati, potremo sorridere: avremo contribuito a portare un briciolo di civiltà in più nella nostra grande nazione.

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