Nella ex Sala Giunta del Palazzo Civico di Cagliari, Pietro Cruccas, presidente dell'ACCAT Cagliari, ha presentato l'operato dei CAT, i Club Alcologici Territoriali e anticipato i contenuti della manifestazione “Tavola dei Club” che si svolgerà domenica 11 maggio 2014, dalle ore 15.30 alle ore 20.00, presso il porticciolo di Marina Piccola. Nel corso dell'incontro, le famiglie potranno raccontare la loro esperienza e promuovere la distribuzione di materiale informativo.

I CAT sono comunità composte da famiglie che hanno, o hanno avuto in passato, familiari con problemi legati all'abuso di alcool. In un clima amichevole e comprensivo, gli alcolisti e le loro famiglie vengono assistiti secondo la metodologia sviluppata dallo psichiatra Vladimir Hudolin, denominata Approccio Ecologico Sociale, nel loro percorso di uscita dal tunnel della dipendenza e di cambiamento dello stile di vita errato.

Nell'Isola sono presenti circa 60 Club, i quali tramite incontri nei vari comuni e nelle scuole, cercano di sensibilizzare la popolazione verso le problematiche legate al consumo di alcool.
I Club sono composti sia famiglie che hanno bisogno di aiuto, che da famiglie “aiutanti”, secondo la filosofia che li caratterizza. Molto spesso la persona direttamente interessata non si rende conto di aver bisogno di aiuto, a differenza della sua famiglia, ed è fondamentale per questo il supporto che i parenti danno all'alcolista nel suo cammino di liberazione dalla dipendenza. Chi purtroppo non ha familiari che lo supportino, può designare un “familiare solidale”, ossia un amico, un vicino di casa o un conoscente che faccia le veci dei parenti.

Le famiglie dei Club sono organizzate in ACAT, associazioni a livello territoriale, ACCAT, a livello comprensoriale, ARCAT, a livello regionale ed infine AICAT a livello nazionale.
L'ACCAT Cagliari nasce il 18 dicembre 2013 come coordinamento delle Associazioni dei Club Alcologici Territoriali della Provincia di Cagliari, e ha il compito di coadiuvare i Club nella loro attività di promozione della salute e per favorire la loro diffusione in maniera capillare nel territorio.