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L'abbraccio di Cagliari a Marco Carta

15 aprile 2009, 07:59
Il Sindaco Floris consegna a Marco Carta la targa di cittadino illustre.

Una sala tempestata di maglie colorate: ragazze, genitori, bambini, tutti impegnati ad accendere le fotocamere, a cantare “la forza mia” forte contro i microfoni e a trattenere il fiato in trepida attesa. Di chi? Ma di Marco Carta, ovviamente, il centro dell’universo musicale italiano dell’anno, ritornato per due giorni nella sua cara vecchia Cagliari. A riceverlo nell’aula consiliare del Municipio è il Sindaco Emilio Floris, affiancato dal direttore della Scuola Civica e consigliere comunale Maurizio Porcelli, per consegnargli la targa di cittadino illustre, dorato ringraziamento della città al suo più giovane rappresentante sulla scena italiana.

Al cittadino illustre Marco Carta, primo cagliaritano a vincere il Festival di Sanremo, segno di un talento straordinario e di un successo popolare senza precedenti”. La targa parla chiaro, e brilla con più forza grazie alle parole paterne del sindaco Floris: “Dopo questo traguardo arriva la vita, e devi fare del tuo meglio per rimanere il nostro big, affinché noi possiamo seguirti sempre”. Non è necessario aggiungere altro per coronare l’abbraccio di Cagliari al suo beniamino. D’altronde, è giusto così: è lui il protagonista oggi, seppure nella cornice inusuale dell’ambiente politico cittadino.

Voi come state, bene?” è il cordiale incipit del suo dialogo con la platea, felice di non essere relegata a un mero ruolo di spettatrice. “E’ una grande soddisfazione esser stato il primo sardo a vincere il Festival, per me e per la mia famiglia. Qualche maligno dice che mi monterò la testa, ma io sono così e continuerò ad esserlo, e voglio ringraziare di cuore tutti voi perché mi state aiutando a rimanerlo sempre”. Un linguaggio semplice e diretto, il suo. E’un ragazzo come tanti: con talento, certo (anche se lui stesso afferma che “chi ha talento non dice mai d’averlo”, e difatti furbescamente tace), ma non uno degli inarrivabili “vip” che guardano i fans dall’alto in basso. Lui è come chi lo ama, e non dimentica mai di sottolinearlo: “Questo – spiega sorridente, indicando la targa- è anche grazie a voi!”.

E’ stato il pubblico, infatti, il segreto del suo successo. Dal suo battesimo ad “Amici” fino alla vittoria al Festival di Sanremo, è sempre stato largamente sostenuto dai tanti che in lui si riconoscono e dalle tante che di lui si innamorano. Il solito fenomeno mediatico? “La mediaticità si esaurisce in pochi mesi ed è legata essenzialmente alla TV, ed è quella che ha investito i miei predecessori vincitori di Amici. Io non sono un caso mediatico, perché sono sostenuto dall’affetto non solo dei sardi ma di tutta l’Italia”, spiega con orgoglio. Finché la stessa empatia continuerà ad unirlo al suo amato pubblico, c’è poco da temere. E Cagliari, come una buona nonna, sarà sempre qui, pronta ad appoggiarlo.

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