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Una targa in ricordo di Siro Vannelli

Autore: Giulia Mameli,
8 aprile 2009, 11:04
Ai Giardini Pubblici si celebra il più appassionato studioso del verde della Sardegna.

Verrà scoperta domani alle 10.30, alla presenza del Sindaco Emilio Floris e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Edoardo Usai, la targa in ricordo del botanico Siro Vannelli.
L’appuntamento è ai Giardini Pubblici di Viale San Vincenzo che, dopo un lungo lavoro di sistemazione, nel 2006, hanno riacquistato il loro aspetto originario, quello dell’ottocento, descritto con tanta cura nei particolari da Giovanni Spano nella sua “Guida della città e dei dintorni di Cagliari”.
Tra i ficus centenari e le colorate jacarande, alle quali Vannelli dedicò pure un saggio, si ricorderà un uomo che ha dedicato la sua vita alla natura e alla nostra terra.

Nato nel 1925 nei pressi di Pistoia, Vannelli, fin dai primi studi dimostrò interesse nei confronti delle scienze e dell’ambiente. Dopo una laurea in Scienze Agrarie nel 1955, in base ad apposita sua richiesta, venne trasferito in Sardegna presso l’Ispettorato Forestale di Cagliari.
Da questo momento in poi iniziò il lungo sodalizio con l’isola che lo porterà a creare con i sardi e con la nostra regione un legame unico ed indissolubile. Trascorse tutto il resto della sua vita e della sua carriera in Sardegna e lavorò sposandosi tra la Gallura e Cagliari.

Ormai Sardo fra i sardi come, del resto, sardi lo erano i suoi tre figli nati, si dedicò con slancio e serietà ai problemi dell’isola, cercando d’infondere l’amore della natura tra i più giovani, lottando contro le lungaggini burocratiche e amministrative, consegnava per esempio,“brevi manu”, decreti e relazioni per accelerare le pratiche di finanziamento per la salvaguardia di boschi e foreste.
Fu autore di iniziative importanti come “una palma per il Campidano” con la quale si invitavano i ragazzi a consumare datteri conservando i noccioli, per seminarli in modo da veder crescere quelle palme che avevano, in altri tempi,caratterizzato il meridione dell’Isola. Nelle scuole fece distribuire sacchetti contenenti sementi di specie arboree per rendere consapevoli gli studenti di un corretta coltivazione e cura delle sementi forestali.

Nel corso dell’infuocata estate del 1983, e di quelle che purtroppo seguirono, Vannelli tentò con tutti i mezzi, di sensibilizzare la popolazione, ma anche gli stessi colleghi dell’ispettorato, sulla gravità di quegli episodi e sull’importanza della protezione del nostro patrimonio boschivo.

Con oltre 200 pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo in materia di verde urbano, silvicoltura, natura e paesaggio, recupero ambientale, risorse naturali e turismo naturalistico, Vannelli ha dato quindi, nel corso di tutta la sua vita, un notevole contributo alla scienza, ma soprattutto alla Sardegna, studiando e facendo conoscere con i suoi scritti le ricchezze naturalistiche della nostra terra.

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