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Il Divorzio commedia in costume e serata danzante in maschera al teatro Massimo

28 febbraio 2014, 12:38
In occasione dello spettacolo e della ricorrenza delle festività legate al Carnevale il martedi grasso 4 marzo, dopo lo spettacolo, nel foyer del Teatro si volgerà una serata danzante in maschera con DJset, frittelle e musica per festeggiare il Carnevale nella sua essenza tra maschere e travestimenti
Il divorzio
Il divorzio

Il 4 e il 5 marzo ( 4 ore 21.00 | 5 ore 17.00)  al Teatro Massimo arriva la Fondazione Teatro Piemonte Europa con lo spettacolo “Il Divorzio” di Vittorio Alfieri, per la regia di Beppe Navello,  inserito nella Stagione 13/14 del  Teatro Stabile della Sardegna. Lo spettacolo è una commedia scritta nel 1800, un esilarante satira dei costumi politici italiani, interpretata da 12 scatenatissimi e giovanissimi attori selezionati da Beppe Navello nelle piu importanti scuole di teatro italiane.
In occasione dello spettacolo e della ricorrenza delle festività  legate al Carnevale il martedi  grasso 4 marzo, dopo lo spettacolo, nel foyer del Teatro si volgerà una serata danzante in maschera con DJset, frittelle e musica per festeggiare il Carnevale nella sua essenza tra maschere e travestimenti.
SPETTACOLO: 4/5 marzo (4 marzo ore 21.00 |  5 marzo ore 17.00)

IL DIVORZIO
di Vittorio Alfieri
Produzione: Fondazione Teatro Piemonte Europa
Regia: Beppe Navello
con:  Stefano Moretti, Marcella Favilla, Daria-Pascal Attolini, Riccardo De Leo, Alessandro Meringolo, Riccardo Ripani, Diego Casalis, Camillo Rossi Barattini, Francesco Gargiulo, Renato Avallone, Roberto Carrubba, Elio D'alessandro
Scenografia:  Francesco Fassone
Costumi:  Barbara Tomada
Luci: Mauro Panizza
Musiche: Germano Mazzocchetti
Vittorio Alfieri, il più grande autore di tragedie della nostra storia letteraria, applaudito in tutta Europa come un italiano anomalo e ammirevole per statura morale e forza poetica, decide alla fine della sua vita di scrivere alcune commedie: abita ormai a Firenze, dopo la fuga da Parigi in seguito alla Rivoluzione, disgustato dagli eccessi della tirannide e desideroso di riascoltare la lingua della patria. “Nel bel mezzo di schiavitù, e senza quasi probabilità né speranza di uscirne, né d’aver tempo io più, né mezzi per eseguire, mi si sollevò a un tratto lo spirito e mi riaccese faville creatrici” scrive egli stesso nell’Epoca Quarta della Vita scritta da esso, la bellissima autobiografia che è in realtà uno dei primi romanzi di formazione e di avventure della nostra letteratura. È come se gli eroi delle sue tragedie, perfetti e smisurati nelle passioni e nei sentimenti, li sentisse definitivamente sconfitti; e ormai gli riuscisse soltanto a parlare di uomini, in particolare quelli del suo tempo e della sua patria, meschini e volgari, “dai piedi fangosi”. Mi è sempre sembrata straordinaria la figura d’Alfieri: e mi è tornata in mente in questo periodo particolarmente difficile della nostra accidentata vita civile. Così ho trovato bello proporre l’ultima commedia del conte astigiano a una pattuglia di giovani attori provenienti da tutta Italia, per affrontare un progetto di formazione e di avviamento alla professione teatrale condiviso con Fondazione CRT: non è un caso che la mia generazione abbia dimenticato il repertorio alfieriano, tutto deve essere facile, commestibile e digeribile nel mercato triturante dello spettacolo nostrano.
Ma i giovani, ai quali stiamo consegnando un paese per il quale ogni giorno sentiamo vergogna, si sono appassionati nel raccontare questa commedia amara e divertente di vita all’Italiana: e con loro mi sono sentito meno frustrato nelle scelte del mio mestiere di regista che da troppo tempo si misurava con le poche opportunità offerte dalla prudenza dei nostri cartelloni. Sentire lo sdegno sarcastico di Alfieri, riproporlo al pubblico con la forza di un lessico esemplare per sobrietà e ricchezza espressiva, libera lo spirito costretto nelle poche centinaia di espressioni alle quali è definitivamente condannata la lingua italiana contemporanea; e travestire i suoi personaggi con i caratteri eterni della mediocrità patria, con i ceffi imperituri dell’impudenza sociale, della politica gaglioffa, dell’ambiguità morale ci fa capire che qualcosa di eterno e imperituro è all’origine della nostra secolare decadenza. È talvolta più utile divertirsi con i travestimenti del teatro, con le maschere e le luci dei suoi giochi illusori, che dedicarsi alla lettura delle gazzette che Hegel raccomandava quotidianamente ai suoi contemporanei.
Beppe Navello

CARNEVALE AL MASSIMO : Martedì, 4 Marzo, 2014 - 22:30
Martedì Grasso! Nell' affascinante Foyer del Teatro Massimo siamo pronti a festeggiare come si deve questa serata dedicata al Carnevale, alla sua essenza, al travestimento, all' essere "altro" per una notte, a levarsi le maschere quotidiane per indossarne altre o magari solo all' esser noi stessi.
E allora su la maschera!!! Sul palcoscenico il 4 e 5 marzo la Fondazione Teatro Piemonte mette in scena lo spettacolo "Il divorzio" di Vittorio Alfieri con la regia di Beppe Navello, una esilarante satira dei costumi politici ottocenteschi con 12 scatenati e giovanissimi attori selezionati nelle migliori scuole di teatro italiane.
Appena calato il sipario se ne alzerà immediatamente un altro. Il Foyer diventerà palco per una notte, meno prestigioso ma ricco di sorprese e in cui tutti potranno esibirsi, si illuminerà e prenderà colore per proseguire la festa nella maniera più godereccia, scanzonata e gioiosa. Il Carnevale è festa, stravaganza, mistero, allegria, magia, danza e senso di libertà. Tra luci, frittelle, bicchierini e bicchieroni, balli e balletti proseguiremo la serata all' insegna della musica, delle danze. Tutti i partecipanti sono chiamati a dare sfogo alla propria creatività e al proprio ego con maschere, cappelli e travestimenti. Già, perchè le migliori maschere scelte dalla giuria, composta dagli stessi attori dello spettacolo, verranno premiate con ricchissimi e preziosi premi.
Una notte per assaporare, osservare, ascoltare e dove ogni partecipante potrà esprimersi con la sua maschera e diventare assoluto protagonista. Tutti buoni motivi per festeggiare insieme Martedì 4 , il Carnevale......al Massimo!

Programma 4 marzo
Spettacolo  IL DIVORZIO- ore 21.00
Festa in maschera DJ SET FOXI&HERNY+ Spettinè - ore 22.30
TICKET SPETTACOLO : intero 20€ | ridotto 15€
- nel ticket dello spettacolo è compreso l'accesso alla festa in maschera senza consumazione
- Se vieni a vedere lo spettacolo in maschera hai diritto ad uno sconto speciale
TICKET SERATA DANZANTE - 12€ con consumazione inclusa

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