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L’arte incontra la natura

Autore: Giulia Mameli,
7 aprile 2009, 13:03
All’Orto Botanico, fino al 14 aprile, le installazioni di Soddu Pirellas e Pierluigi Serra ci guidano, attraverso “sentieri nascosti”, alla scoperta delle bellezze naturalistiche del giardino fiore all’occhiello della città.

E’ stata inaugurata dal sindaco e dal Direttore del Dipartimento di Scienze Botaniche prof. Mauro Ballero, sabato 4 Aprile nell’Orto Botanico di via Sant’Ignazio,  la rassegna “Bastimenti carichi di alberi verso la città del sole

La mostra, che rimarrà aperta fino a martedì 14, curata dall’artista fonnese Antonino Soddu Pirellas e da Pierluigi Serra, si pone l’obiettivo di guidare il pubblico, attraverso il prezioso patrimonio botanico, ma anche storico e archeologico, offerto dal giardino, fiore all’occhiello della città.

Nel cuore della città l’Orto, fortemente voluto dall’Università di Cagliari nella seconda metà del 1800, presenta una flora multicolore composta da ben seimila specie di piante diverse. Alberi imponenti come l’albero bottiglia, rampicanti dai fiori di vivaci colori  giunti dai più remoti angoli del mondo, convivono in perfetto equilibrio con le piante tipiche della macchia mediterranea, lecci, carrubi e querce.

All’interno del giardino si trova anche un pozzo alto 50 metri, di dubbia origine romana , ma sicuramente presente già in età spagnola, destinato ad uso pubblico e nel quale, in antichità, venivano a dissetarsi gli attori che si esibivano nel vicino anfiteatro, ma le cui acque vengono ancora attualmente utilizzate per irrigare il parco.

La storia inoltre vuole che proprio in questi luoghi, nel 1812, prima della realizzazione dell’orto, fosse organizzata e scoperta la congiura di Palabanda, ordita ai danni del re Vittorio Emanuele.

E’ questo lo scenario ideale per un esperto di land art come Soddu Pirellas che da numerosi anni si occupa di allestimenti che escono fuori dagli spazi tradizionali della galleria e del museo e intervengono direttamente sul territorio, sui grandi spazi offerti dalla natura che ci circonda. Fu sua infatti nel 2002 la realizzazione di un’enorme pavoncella di Sardegna nella piana del Campidano.

L’intento degli allestitori, oltre a quello di mostrare le ricchezze dell’orto, è quello di porre l’accento sull’importanza di questi luoghi, i giardini, considerati luoghi di culto e di meditazione nella cultura giapponese, esaltati e curati già nell’antica Babilonia, ma anche nell’Italia rinascimentale.Qui si ha la possibilità di stringere un rapporto più intimo e sentito con la natura che ci circonda, legame antico e indissolubile. Qui più che altrove la natura scandisce il tempo, qui più che altrove la natura ci investe con le sue forme e colori, a noi l’arduo compito d’interpretarne i più reconditi significati.

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