da un’idea di Sineglossa
Un esperimento inedito. Un confronto tra le differenti poetiche degli artisti coinvolti. Un processo che ha fatto esplodere uno spettacolo teatrale di Sineglossa in altre tre opere autonome, i cui segni risuonano gli uni con gli altri.Tutto questo accade in un luogo in disuso, che diventa nuovo spazio di condivisione tra gli artisti e il pubblico coinvolto.
I Sineglossa (www.sineglossa.eu) sono tra le più interessanti e creative realtà della scena italiana delle performing arts, con frequentazioni assidue nei principali festival nazionali e internazionali (RomaEuropa, Fast, Civitanova Danza, Teatri di Vetro, New York International Festival, lo svedese Cos Festival, Theatre as a place of truth in Polonia, Waves in Danimarca, BEFestival in Inghilterra, Queer Zagreb in Ungheria, Incontri Teatrali in Svizzera, il serbo AdriaticoMediterraneo, il Fringe Edinburgh) e collaborazioni di eccellenza con i migliori centri di ricerca teatrale europei.
La compagnia marchigiana è ora a Cagliari per partecipare a Eresia [nera]. Appunti per una rivoluzione da dentro la nuova produzione che riverrun performing arts, con la supervisione artistica di Federico Bomba e Simona Sala, porterà in scena il 28 e 29 dicembre, nella chiesa di Santa Chiara. L’iniziativa rappresenta il quarto step del progetto triennale di residenze creative di riverrun, un progetto di apertura e confronto tra pratiche e artisti vicini alla performing art.
Eresia [nera]. Appunti per una rivoluzione da dentrosi articola su tre opere distinte: In effigie, di Lorenzo Mori con Daniela Collu, Esercizio dei nove puntini di e con Roberta Locci, Asino mio di e con Monica Serra e con la partecipazione di Francesco Leone, Agostina Meloni, Michela Saba. Le musiche originali di “Asino mio” sono del collettivo area5_Valentino Nioi e Raffaele Tronci & Monica Serra.
IL PROGETTO
Eresia [nera]. Appunti per una rivoluzione da dentro prima di essere una performance è un processo, che nasce dalle esigenze di Sineglossa e di riverrun, due organizzazioni legate al mondo delle performing arts.
Sineglossa sentiva forte il bisogno e la volontà politica di non far morire uno spettacolo teatrale, Eresia [nera], schiacciato, come tanti altri, dalle dinamiche produttive per le quali, dopo poco il debutto, ogni lavoro è già obsoleto; riverrun voleva sperimentare una modalità inedita di creazione: partire dalla deflagrazione di un opera per generare una forza propulsiva, creatrice di un nuovo processo. Testimoniato dalla nascita di una nuova costellazione di figure e segni.
Partendo dalla consapevolezza che ogni risultato artistico è frutto di un complesso lavoro in equipe il cui approdo ultimo, lo spettacolo, esprime solo in parte il lungo processo sotteso, Sineglossa e riverrun si sono interrogati su come valorizzare un esperienza conclusa nella sua forma spettacolo, Eresia [Nera] per l’appunto, rinvestendola di nuovo valore e nuove possibilità.
Si è scelto di mettere al centro di questa nuova pratica (a tutti gli effetti un esperimento inedito di creazione scenica) il lungo lavoro artistico di Sineglossa intorno alla figura di Giovanna D’Arco, lavoro declinato in una serie di eresie di colori diversi. Tra esse si è scelta la nera: “... dove l’icona eretica intrappolata in un ruolo di santa e guerriera, cristallizzato e dimentico, per la stessa definizione di icona, dei dubbi che assalgono ogni persona che, mentre compie le azioni che la trasformeranno in essenza immortale, fa convivere in sé fragilità umane”.
Si è partiti con una chiamata pubblica rivolta ad artisti sardi, disposti a confrontarsi e ridefinire le proprie pratiche e i propri modelli di creazione a partire dalla visione dello spettacolo dei Sineglossa. Con Roberta Locci, Lorenzo Mori e Monica Serra, che hanno risposto a questa chiamata, si sono così susseguite sessioni di lavoro per tutto il 2013, durante le quali si è studiata Eresia [nera] di Sineglossa e la si è smontata. Ognuno di loro ha scelto quello che, a livello formale o drammaturgico, sentiva più vicino alla propria poetica. A partire da questo nucleo si sono sviluppati tre lavori diversi, ma uniti da segni che appaiono tra un lavoro e l’altro in un flusso avvolgente per il pubblico. A lui si chiede in ogni istante di scegliere che cosa guardare e dove posare la sua attenzione, diventando in modo esplicito parte integrante del lavoro. È nella sua fruizione che la performance si costruisce; ognuno al termine avrà costruito un proprio intimo viaggio, frutto della sua sensibilità.
riverrun, dal canto suo, voleva coinvolgere degli artisti sardi in un progetto, di portata nazionale, di confronto autentico. L’incontro con Federico Bomba e Simona Sala, due tra i fondatori di Sineglossa, si è svolto in questo senso in una dimensione assolutamente orizzontale di scambio, in cui le domande artistiche che emergevano venivano condivise, testate sulla scena, scartate o accolte, con l’obiettivo di realizzare tre opere autoriali originali. Questo risultato sarà mostrato il 28 e il 29 dicembre, nella Chiesa di Santa Chiara.
Eresia [nera] – appunti per una rivoluzione da dentro è sostenuto da Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari con il patrocinio di Grotowski Institute (Wroclaw - Polonia), festival Teatri di Vetro (Roma), festival Nottenera (Serra de' Conti), progetto JES! (Jesi).
Si ringraziano, inoltre, per la preziosa collaborazione: Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari, Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari, Casa di riposo “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.
Info e prenotazioni: info@riverrun.it / 07043201 / 32458078
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