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Nella cerimonia del 70 anniversario dei bombardamenti, la consegna delle pergamene a 14 cagliaritani

Autore: Federica Melis,
18 dicembre 2013, 15:35
Oggi l'epilogo dei numerosi appuntamenti organizzati dall'amministrazione comunale in ricordo dei tragici avvenimenti del 1943.

Cagliari non dimentica, e conclude  per quest'anno, il suo ciclo di appuntamenti con la storia di cui è stata tragica protagonista durante i bombardamenti del 7-17-26-28 Febbraio, del 31 Marzo e del più tragico che rase al suolo la città, quello del 13 maggio 1943.

In un clima commovente ed emozionante, sono state consegnate le pergamene ai 14 cagliaritani nati sotto le bombe, i numerosi testimoni  sopravvissuti hanno rievocato lontani e terribili ricordi di quei giorni, nei quali perdettero la vita migliaia di cittadini, sotto i colpi esplosivi dei militari angloamericani.

“Mi piacerebbe creare un luogo simbolo di questo importante pezzo di storia della nostra città, - ha annunciato il Sindaco Massimo Zedda - ci stiamo adoperando per cerare uno spazio, in un quartiere storico, una sorta di parco della memoria per non dimenticare ciò che è stato. Ma non saranno mai sufficienti i luoghi della memoria, i monumenti e le mostre - ha ribadito il primo cittadino – se non ci si adopera per costruire una capacità di insegnare i fatti e le vicende che parta dalla scuola, altrimenti sarà una battaglia persa.”

Durante la cerimonia, molti sono stati gli interventi appassionati, emozionanti e commoventi, carichi di esperienze personali come quello di Nanda Loche, Presidente della Croce Rossa cagliaritana, che ha raccontato con voce spezzata: “ringrazio immensamente il sindaco e l'amministrazione per questa giornata, sono qui per ricordare il ruolo fondamentale che ha avuto la croce rossa durante i bombardamenti, in uno scenario di morte e disperazione, l'unico presidio era il nostro, perché gli ospedali erano caduti sotto le bombe. Inestimabile il lavoro svolto dalle tante volontarie crocerossine, tre di loro furono ferite durante i bombardamenti di febbraio, che  portarono alla morte di Anita Castaldi, seppellita oggi nel cimitero dei caduti”.

Un altro momento toccante, è stato quando ha preso parola Gianni Desalvi, residente a Stampace,  che con non poche difficoltà ha raccontato quei momenti: “ho vissuto la mia vita nel ricordo di questa guerra, se chiudo gli occhi rivedo tutto: i morti nelle strade, la distruzione, mio padre che perde la vita insieme a mia sorella che teneva  in braccio,  io che sopravvivo grazie a mio zio, che invece fu colpito da una scheggia”.

Al termine della cerimonia, il Sindaco Massimo Zedda insieme al Presidente del Consiglio, Goffredo Depau, hanno consegnato le pergamene ai 14 cagliaritani nati sotto bombardamenti: Carla Maria Cannas, Publio Carlini, Giancarlo Cocco, Maria Grazia Cocco, Luigi Ebau, Efisio Marras, Graziella Melis Grazia Porrazzo, Giorgetta Sanna, Ignazio Spiga, Pino Vacca, Adriano Vargiu, Giannetto Zedda.

“La consegna delle pergamene vuole essere un segno di gratitudine verso i cagliaritani che hanno sofferto – ha commentato Goffredo Depau - e sono sopravvissuti ai bombardamenti,  ricostruendo la città, senza di loro non ci sarebbe per Cagliari né un presente né un futuro.” 

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