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Babel Film Festival a Cagliari

2 dicembre 2013, 12:53
Il festival cinematografico delle minoranze linguistiche apre al Minimax lunedì 2 dicembre ore 20 con Scarabea, film che Syberberg girò nel 1968 in Sardegna. La manifestazione continua fino a sabato 7 dicembre.
Scarabea
Scarabea

Al via la terza edizione del BABEL FILM FESTIVAL, primo concorso internazionale destinato esclusivamente alle produzioni cinematografiche delle minoranze linguistiche. La rassegna parte nel segno di HANS-JÜRGEN SYBERBERG, importante documentarista e regista tedesco. Può essere definita una “chicca” l’evento speciale che lunedì 2 dicembre, alle 20, al Minimax, aprirà a Cagliari il festival (in svolgimento fino a sabato 7): la proiezione di SCARABEA, film che Syberberg girò nel 1968 interamente in Sardegna. La pellicola viene presentata nella versione integrale, mai vista, diversa quindi rispetto a quella che ha circolato fino ad oggi in Italia, con un montaggio e un finale inediti. Il film è stato digitalizzato e risottotitolato in italiano dalla Cineteca Sarda appositamente per il festival.

Alla serata di inaugurazione del Babel, organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna, parteciperanno l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras,  il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, gli ideatori e promotori del festival: Antonello Zanda (direttore della Società Umanitaria - Cineteca Sarda), Tore Cubeddu (presidente dell’associazione Babel, Terra de Punt, società di produzione), Paolo Carboni (Areavisuale, società di produzione). Ad introdurre la proiezione di “Scarabea” sarà il giornalista e critico cinematografico Sergio Naitza.

SYBERBERG E “SCARABEA”
Hans-Jürgen Syberberg, documentarista conosciuto poi per le regie cinematografiche e teatrali, nel 1945 si trasferì a Berlino Est e qui girò in 8mm i suoi primi lavori. Nel 1953 emigrò nella Repubblica Federale Tedesca e si laureò in letteratura tedesca all’università di Monaco. A partire dalla prima metà degli anni sessanta si dedicò alla realizzazione di documentari televisivi. Nel 1968 girò il primo film di finzione, l’unico fuori dalla Germania: “Scarabea - Wieviel Erde braucht der Mensch”, ambientato in Sardegna, parlato in tedesco, sardo e italiano, tratto liberamente dal racconto di Tolstòj “Di quanta terra ha bisogno un uomo?”. La pellicola narra la storia di un manager tedesco che gira l’Isola in cerca di un terreno da acquistare. Finisce per fare una scommessa con gli abitanti di un villaggio: sarà proprietario di tutta la terra che riuscirà a percorrere dall’altopiano al mare nell’arco di una giornata.

Syberberg traspose in Sardegna il racconto del grande scrittore russo, utilizzando location fra Orgosolo, Oliena e Cala Luna. La storia narrata da Tolstòj è quella del contadino Pachom, che verrà punito dal demonio per la sua avidità di terra. Il popolo dei Baskiri è disposto a vendergliene tanta quanta ne percorrerà a piedi in un giorno, dall’alba al tramonto. Pachom alla fine muore, sfinito dalla stanchezza. Gli viene scavata la fossa, due metri per uno: ecco “di quanta terra ha bisogno un uomo”. Nel film di Syberberg Pachom diventa Bach, ricco signore tedesco alla ricerca di speculazioni edilizio-turistiche sulle coste dell’Isola, i Baskiri i sardi. “Scarabea”, titolo simbolico, ha come protagonista femminile l’italiana Nicoletta Machiavelli, attrice in voga in quegli anni (girò proprio in Sardegna il western “Giarrettiera Colt”, nel villaggio di San Salvatore). Walter Buschhoff, Norma Jordan, Franz von Treuberg, gli altri interpreti.

LE ALTRE PROIEZIONI
Sempre lunedì  2, ma alle 21.30, nella sala della Cineteca Sarda (viale Trieste 126) verrà proiettato il film fuori concorso CHAJKA, di Miguel Angel Jimeìnez, pellicola spagnola del 2012, in lingua georgiana, sottotitolata in inglese. Una storia d’amore tra una prostituta e un marinaio, un perdente, ricostruita tra due stagioni: l’inverno eterno della Siberia e l’estate nelle steppe del polveroso Kazakistan.

IL BABEL FILM FESTIVAL
Il Babel gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ ideato e promosso da Areavisuale, Associazione Babel, Terra de Punt e dalla Società Umanitaria - Cineteca Sarda,  in collaborazione con la Federazione italiana Circoli del Cinema (FICC) e la Scuola Holden di Torino.

Nelle due edizioni precedenti, del 2010 e del 2011 (poi, per motivi organizzativi e finanziari, i promotori hanno deciso di biennalizzare il concorso), si è confermato una novità di grande rilievo nel panorama cinematografico nazionale e internazionale, inserendosi nel percorso che la Sardegna, la Regione e gli Enti Locali stanno compiendo ormai da anni nell'ambito della salvaguardia del patrimonio linguistico delle comunità isolane. Inoltre, grazie ai tanti partner e agli autori che hanno creduto nel progetto, il concorso ha avuto notevoli riscontri anche a livello internazionale, diventando in breve tempo un reale luogo di confronto e scambio tra diverse popolazioni minoritarie e non, in Italia, in Europa e nel mondo.

I NUMERI
Quest’anno sono pervenuti alla dead line del festival 90 film (51 documentari e 39 fiction). Venti i paesi di provenienza (14 europei e 6 extraeuropei).

I film in proiezione sono 64, di cui 42 in concorso (13 paesi di provenienza, 8 europei e 5 extraeuropei, 37 lingue, 25 europee e 12 extraeuropee).

Verranno assegnati 8 premi (22mila euro l’ammontare complessivo. Le giurie all’opera saranno 5. Quella che conferirà i 4 Premi Maestrale (miglior lungometraggio, miglior documentario, miglior cortometraggio, Città di Cagliari) è presieduta dalla regista Roberta Torre.

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