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Turismo sostenibile a Cagliari: risultati incoraggianti

Autore: Giuseppe Amisani,
30 novembre 2013, 15:53
Analizzati i primi dieci mesi di attività di Visit South Sardinia.

Le prospettive erano positive già a febbraio quando è venuto alla luce il protocollo Visit South Sardinia firmato dalle amministrazioni comunali di Cagliari, Villasimius, Muravera, Pula e Domus de Maria, ma dopo dieci mesi di operatività la fase sperimentale ha dato risultati che sono andati ben oltre le previsioni.

E' stato l'Assessore al Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, a illustrare i dettagli di poco meno di un anno di attività nella zona meridionale dell'Isola e per farlo ha scelto di avere al suo fianco i sindaci degli altri quattro comuni interessati. Assente, giustificato perché impegnato nella seduta del Consiglio Comunale, il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, i lavori di presentazione dell'attività di questi mesi si sono svolti nel sottopiano del Palazzo Civico di via Roma.

Presenti anche la docente di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Aziendali ed Economiche, Patrizia Modica e i rappresentanti dell'Agenzia non governativa Global Sustainable Tourism Council che si sono occupati della valutazione di sostenibilità turistica della destinazione Visit South Sardinia.

“Un primo passo importante in questi primi dieci mesi di operatività che ci deve senza dubbio spingere a fare ancora di più” ha commentato con soddisfazione l'Assessore Argiolas. Cagliari, insieme agli altri comuni interessati, infatti, ha ottenuto un'ottima valutazione dimostrandosi fortemente orientata verso il turismo sostenibile. Punti principali che hanno portato a questi risultati sono stati, oltre alla particolarmente sentita tutela dell'ambiente, la valorizzazione e il rispetto delle identità locali e del patrimonio culturale.

Il segno tangibile che Visit South Sardinia non si accontenta è il fatto che abbia scelto di aderire, supportato dall'Università degli Studi di Cagliari, al programma ETIS (European Tourism Indicator  System) promosso dalla Commissione Europea che ha inserito quella sarda tra le trenta destinazioni europee della prima fase pilota.

Tutto questo per far si che, con la collaborazione dei privati e forti dei riconoscimenti in ambito europeo, nonostante il periodo di difficoltà sul piano economico, il turismo del Sud Sardegna possa portare ad una ripresa dei flussi verso l'Isola.

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