PRESENTAZIONE
L’IDROVOLANTE DI MARINETTI
di Prof. Giorgio Pellegrini
Assessore alla Cultura Comune di Cagliari
Cagliari riscopre il FuturismoTre volte Marinetti viene a Cagliari: nel 1921, nel 1937 e nel 1938. Le ultime due scavalca il Tirreno in idrovolante. Ammara anch’egli sulla laguna di Elmas, immensa pista argentata per la trasvolata azzurra di Francesco De Pinedo – 1927 – per le due Americhe.
Sono gli anni dell’aeroplano: l’estetica della velocità, teorizzata dal Primo Futurismo, trova applicazione pratica e nuova linfa in quell’entusiasmo aviatorio epocale che segna l’era post-bellica, per sfociare – nel 1929 – nel Manifesto dell’Aeropittura Futurista.
Spirito del Tempo affollato di aeropittori, ali e motori urlanti a pieno regime: da De Pinedo a Balbo, da Dottori a Balla, è un frenetico incrociarsi di pennelli, colori e rotte aviatorie, flusso dinamico irresistibile, generoso di un’iconografia trionfante di forme aerodinamiche risplendenti – in cielo e sulla tela. Traffico nuovo, di ali e di futurismo, che coinvolge subito Cagliari, il suo neonato aeroporto, i suoi giovani artisti. E’ in quegli anni infatti che la città sul golfo, da sempre rivolta al mare, apre la sua porta del cielo: da allora il resto del mondo sarebbe stato più vicino, più rapido l’abbraccio del progresso, delle idee.
E con l’idrovolante arrivano Marinetti e il Futurismo: sarà del 1939 la prima – e unica – “Mostra d’Aeropittura” cagliaritana, alla Galleria Umberto I e ancora, dello stesso anno è l’Aeropoema Futurista della Sardegna del più brillante epigono del vate futurista nell’Isola.
Per tutto questo è sembrato legittimo e coerente intitolare L’IDROVOLANTE DI MARINETTI il complesso degli eventi previsti a Cagliari per il Centenario del Manifesto del Futurismo. L’immagine coordinata è un bellissimo dettaglio del motore Asso del Savoia Marchetti S55, futuristicamente interpretato da Adalberto Libera per un manifesto pubblicitario della Società Aerea Mediterranea – S.A.M. – che dal 1928 collega Ostia a Cagliari.
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