Reportage

Lo Sportello Unico delle Attività Produttive

Autore: Enrico Marongiu,
19 febbraio 2015, 14:55
Cosa fa e come funziona il SUAP
Uffici Sportello Unico delle Attività Produttive
Uffici Sportello Unico delle Attività Produttive

Dal Decreto Legislativo 112/1998 alla Riforma

Col Decreto Presidente della Repubblica 7 settembre 2010 n. 160 è stata organicamente ridefinita la normativa di riferimento con l’obiettivo di rafforzare la semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Lo Sportello Unico diventa il solo soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto le vicende amministrative nell’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi.

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive, nasce però con il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 e trova la sua disciplina operativa nel D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 447.

Dopo diversi progetti di legge, il disegno riformatore, ripreso nel 2005, approda nel Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 che, all’art.38, (convertito nella Legge n. 133 del 06/08/2008) intitolato “Impresa in un giorno”, detta i principi e i criteri per la semplificazione e il riordino della disciplina dello Sportello Unico mediante l’adozione di un nuovo Regolamento da parte del Ministro dello Sviluppo economico e del Ministro per la Semplificazione normativa, di concerto con il Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione e sentita la Conferenza Unificata.

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), introdotta con Decreto-Legge 31 maggio 2010, n. 78, va a sostituire la Dichiarazione di Inizio Attività (DIA), disciplinata dall’art. 19 della Legge 241/1990, ampliando in modo consistente il ricorso alla cosiddettaautocertificazione”, anche nei procedimenti relativi alle attività produttive.

Il testo della nuova disciplina operativa è dettato dal D.P.R. 7 settembre 2010 n. 160 e dal D.P.R. 9 luglio 2010 n. 159 di istituzione delle Agenzie per le imprese; queste ultime, rappresentano enti privati dotati di personalità giuridica accreditati presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ai quali gli imprenditori potranno delegare ogni rapporto con le amministrazioni pubbliche a vario titolo interessate ai procedimenti in esame.

Lo Sportello Unico per le Attività Produttive, dunque, costituisce “l’unico soggetto pubblico di riferimento per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi nonché quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività”. Il SUAP, inoltre, “fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento, ivi comprese quelle di cui all’articolo 14-quater, comma 3, della Legge 7 agosto 1990, n. 241”. Ciò consente di uniformarsi, tra l’altro, ai contenuti della cosiddetta “Direttiva Servizi” che si propone, tra l’altro, di agevolare la libertà di stabilimento dei prestatori di servizi in altri Stati membri, la libertà di prestazione di servizi tra gli Stati membri, di ampliare la scelta offerta ai destinatari dei servizi e migliorare la qualità dei servizi per i consumatori e per le imprese.

La Legge Regionale 5 marzo 2008 n.3 , con successive modificazioni ed integrazioni, ha cambiato radicalmente i procedimenti del SUAP prevedendo in Sardegna due procedure per la nascita di un'attività produttiva: l'immediato avvio (a 0 o a 20 giorni) e la conferenza di servizi (Art. 1 commi 16-32). Il raccordo con il D.L. n. 112/2008 convertito dalla L. n. 133/2008 e attuato dal D.P.R. n. 160/2010 è stato realizzato mediante la Direttiva della Giunta Regionale 24 settembre 2011 n. 39/55.

In conclusione il SUAP è oggi l'unico interlocutore per realizzare o modificare impianti produttivi di beni o servizi e per l’avvio dell’esercizio dell’attività imprenditoriale. Sono previste due tipologie di procedimenti, uno “automatizzato” che recepisce e attua l’istituto della SCIA, l’altro “ordinario ” che culmina con un provvedimento conclusivo ovvero con l’indizione di una Conferenza di Servizi (nei casi previsti).