Reportage

Gli uffici di rappresentanza in città.

… Ad oggi: l'UCOI e l'UCOIM

Nel 1977 fu fondata l'UCOI, l'Unione dei Consoli Onorari in Italia, che ogni anno svolge nelle maggiori città d'Italia le sue Assemblee Nazionali: relazioni, osservazioni ed interventi che vengono registrati nelle pubblicazioni annuali dell'associazione. L'UCOI si compone di vari organi, che durano in carica circa tre anni e sono rieleggibili: un'Assemblea dei soci, l'organo deliberativo che viene convocato almeno una volta all'anno in varie città della penisola; un Presidente, che rappresenta l'UCOI a tutti gli effetti; un Segretario Generale, che coordina tutta l'attività dell'Unione; un Consiglio Direttivo, cioè l'organo di governo, ed un Consiglio di Presidenza, una sua sottosezione che provvede alle decisioni più urgenti; un Consiglio di Revisione, che controlla l'attività amministrativa dell'Unione; un Consiglio dei Probiviri, l'organo giurisdizionale; una Commissione Giuridica, che studia le questioni tecnico-giuridiche rilevanti ai fini dell'Unione; una Commissione per i Rapporti Istituzionali, che si occupa delle relazioni con le istituzioni nazionali ed internazionali e gli enti locali; infine, un Centro Studi, che svolge indagini e ricerche relative alle questioni connesse alle attività dell'UCOI. Attualmente alcuni Consoli Onorari di Cagliari sono organi ovvero associati all'UCOI: Roberto Chessa, Console Onorario per la Finlandia a Cagliari, è componente del Consiglio Direttivo; tutti i Consoli che sono invece associati e non organi dell'Unione sono: Martino Contu, Console On. per la Repubblica Orientale dell'Uruguay; Massimo Cugusi, Console On. per la Repubblica di Lituania; Maria Grazia Monni, Console On. per il Regno di Spagna; Alfonso Olla, Console On. per la Repubblica Ceca; Salvatore Plaisant, Console On. per il Regno di Norvegia; Michele Pons, Console On. per la Repubblica di Malta.

“Premesso che i costituiti Consoli Onorari d'Italia sono lieti per l'attenzione sempre più viva con la quale la comune Patria italiana esprime la sua sollecitudine per la protezione e l'assistenza dei suoi figli sparsi per il mondo e animati dal desiderio di contribuire di concerto con il Ministero degli Affari Esteri al meglio alla realizzazione di questa grande missione, […] tenuto conto dell'importanza crescente della funzione consolare onoraria in tutti i Paesi del mondo [...]”. Così recita l'Atto Costitutivo di Associazione dell'UCOIM, l'Unione dei Consoli Onorari d'Italia nel Mondo, nata per promuovere i contatti tra i Consoli Onorari d'Italia, anche in collaborazione con i Consolati di Carriera e le Ambasciate, al fine di realizzare una sempre migliore tutela dei cittadini italiani all'estero. Anche questa volta si tratta di un ente a carattere pienamente morale, i cui organi interni si distinguono in un Congresso Internazionale, che è l'organo deliberativo dell'Unione; un Presidente, che rappresenta l'Unione a tutti gli effetti e cura il rapporto con il Ministero degli Affari Esteri in Italia o altri Organismi nei Paesi Esteri; un Segretario Generale, che coordina tutta l'attività dell'Unione; un Consiglio Direttivo, in cui vengono rappresentate le quattro classi consolari onorarie, che si riunisce almeno due volte all'anno anche mediante collegamenti a distanza; un Consiglio di Presidenza, che delibera sulle questioni più urgenti; una Commissione Giuridica, a composizione consolare e giurisdizionale che si occupa dei problemi tecnico-giuridici d'interesse dell'Unione; un Collegio dei Probiviri, anche questo composto da Consoli e giudici e che decide di ogni questione tra gli associati, compresa l'interpretazione e l'esecuzione dello Statuto o la rimozione delle cariche; un Collegio dei Revisori, che controlla l'attività amministrativa dell'Unione.

Oggi si sta verificando in maniera sempre più preponderante, in Italia come negli altri Paesi, un fenomeno di graduale sostituzione degli uffici consolari di Carriera con quelli Onorari: questo vale non solo per i nuovi Paesi proliferati in seguito alla seconda Guerra Mondiale, ma anche per i Paesi di vecchia estrazione, per i quali il Consolato di Carriera è diventato troppo oneroso e ha quindi ceduto il passo a quello Onorario, che assicura, senza nessuna spesa per lo Stato, l'assolvimento delle stesse mansioni devolute a quello di Carriera. “A volte capita di trovarsi davanti a spese ingenti- Alfonso Olla, Console Onorario della Repubblica Ceca- ma se non lo facessimo noi, chi lo farebbe?”.