Proprio per la particolare collocazione dell'alberata lungo vie in genere soggette a traffico veicolare e pedonale anche molto intenso, gli interventi manutentivi devono essere organizzati ed attuati adottando tutta una serie di cautele per non danneggiare gli alberi stessi, per tutelare i giardinieri che su di essi operano e per garantire nel contempo l'incolumità dell'utenza pubblica che transita abitualmente nella zona.
Fermo restando che il giardiniere che opera in pianta deve innanzi tutto tutelare la propria incolumità, attraverso l'utilizzo di macchine ed attrezzature professionali e rispondenti alle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro (parliamo di motoseghe e D.P.I. idonei, adeguati ed appropriati, quali caschi completi di cuffie antirumore e visiere, tute e guanti antitaglio, scarponcini antinfortunistici, imbracature di sicurezza, funi di trattenuta e quant'altro) ed organizzare il cantiere di potatura ed abbattimento in modo da garantire la pubblica incolumità. Prima ancora di attenersi alle norme che regolamentano la sicurezza, riassunte essenzialmente nell'ormai noto Decreto Legislativo n° 626 del 1994, bisogna agire all'insegna del buon senso, facendo frutto dell'esperienza acquisita sul campo negli anni.
Leggendo quanto sopra viene quasi voglia di dire che abbiamo scoperto l'acqua calda, che nessuno è talmente insulso da non pensare a tutte quelle cose da fare; sarà anche vero, ma non dimentichiamoci che, spesso e volentieri, l'infortunio, che per definizione è improvviso, violento e rapido, è sempre in agguato e spesso si verifica per le cause più banali.