Reportage

Il documentario in Sardegna: un’Isola raccontata da oltre un secolo

Autore: Giulia Antinori,
5 luglio 2007, 12:21
La realtà sarda raccontata dai sardi. Questo è fare documentari in Sardegna.

Una pratica vecchia di oltre un secolo ma che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più, sicuramente grazie alla riscoperta e al rinnovato interesse per la realtà isolana ma anche grazie ai progressi della tecnologia, che con l'avvento del digitale permette di lavorare a prezzi ridottissimi.

Racconta la realtà attraverso le immagini in movimento, le foto e il commento ma, a differenza di quanto potrebbe si potrebbe pensare, lo fa in maniera solo apparentemente oggettiva. L'autore sceglie una scena reale, questo è vero, ripresa così come la natura la propone senza l'intervento di attori e sceneggiature, anche questo è vero, ma anche solo la scelta è comunque frutto del lavoro personale del regista, che mostra la realtà secondo il suo punto di vista e mostra ciò che più lo interessa e lo affascina, dando così un taglio soggettivo. Un mondo assolutamente reale, quindi, ma "interpretato".

E allora uno splendido paesaggio costiero, gli artigiani al lavoro in un paesino dell'interno, la sfilata in costume durante una sagra campestre potranno avere e proporre al pubblico significati differenti secondo l'angolo di ripresa, il montaggio e il commento scelti dal regista e ci verranno mostrate in modi diversi dai diversi documentaristi. E ugualmente la storia e il folclore.
Lo sanno bene Fiorenzo Serra, Salvatore Sardu, Davide Mocci, Giancarlo Cao e gli altri protagonisti della documentaristica, famosi e non, che lavorano nell'Isola e per l'Isola, raccontando scorci di terra incontaminata, fauna, avvenimenti del passato e tradizioni più sconosciute.

Ma la pratica di documentare l'Isola non è certo nata in questi ultimi anni, e un'analisi degli archivi storici può facilmente testimoniarlo. In poco più di un secolo, infatti, oltre cento autori hanno ritratto con i loro documentari l'ambiente e la cultura della Sardegna e le trasformazioni subite nel tempo.
Accanto al documentario vero e proprio, poi, ecco comparire negli ultimi anni il docu-film: interessante e ricco di curiosità e splendide immagini, come un documentario e appassionante come un film.

Lavori su una terra e in una terra che è ricca di spunti, temi e idee ma anche se spesso non riesce e non è riuscita a offrire le condizioni giuste per "sfondare", a causa soprattutto di un mercato comunque limitato. Ma una cosa è certa: l'importante è avere passione. E a dirlo sono proprio gli addetti ai lavori.