Rassegna Stampa

Il Sardegna

Ex Marino, si riaprono i giochi

Fonte: Il Sardegna
25 febbraio 2010

Poetto. Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso della Prosperius, società esclusa dalla gara per la ristrutturazione

La prima classificata condannata a pagare le spese. Non è chiaro chi dovrà risanare il rudere

L'idea di trasformare l'ex ospedale Marino in una clinica di riabilitazione sembra farsi più vicina. I giudici del Consiglio di Stato hanno in parte accolto il ricorso presentato dalla società fiorentina Prosperius, rappresentata dal professor Giuseppe Stancanelli, contro una sentenza del Tar che aveva confermato l'esclusione dalla gara bandita nel 2007 per la trasformazione dell'ex Marino. Quella gara era stata vinta dalla cagliaritana Sa&Go, che però si era ritirata subito dopo il verdetto a causa dei vincoli posti dalla Soprintendenza dopo la gara. La società sarda si era costituita in giudizio per resistere contro la Prosperius. Ma con la sentenza depositata martedì i giudici amministrativi hanno rige ttato le richieste della Sa&Go, rappresentata dagli avvocati Giovanni Contu e Matilde Mura, anzi l'hanno condannata al pagamento delle spese di giudizio. Ma i giudici hanno depositato soltanto il dispositivo: per conoscere le motivazioni del verdetto bisogna aspettare. Lo scenario che si profila non è dei più chiari: la toscana Prosperius rientra in una selezione che di fatto non esiste più. La gara d'appalto per la riconversione dell'ex ospedale Marino è stata annullata un anno fa. Di certo la Prosperius ha la possibilità di giocare una carta a suo favore: il ricorso vinto ieri di fronte al Consiglio di Stato, sebbene solo in parte. È difficile pensare che se la Regione dovesse istituire un nuovo bando, come già annunciato dall'assessore all'Urbanistica, non terrà conto del diritto “acquisito” dai fiorentini. L'azienda è certa di poter realizzare il centro di riabilitazione sulla sabbia del Poetto senza incappare nei vincoli della Soprintendenza. ¦ R. M.