Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal pesce agli sci, assalto ai mercatini

Fonte: L'Unione Sarda
15 febbraio 2010

Una domenica in viale Trento, via Po, Sant'Elia, piazza Del Carmine in cerca di occasioni

«Danno da mangiare a tanta gente, ma servono più regole»

Come ogni domenica, i mercatini della città sono stati presi d'assalto dai cagliaritani in cerca di un'occasione.
Comprare un oggetto di antiquariato, cercare una rarità o semplicemente un'occasione. Ieri, grazie al sole che ha scaldato la città dopo giorni di pioggia, sono stati molti i cagliaritani che hanno scelto di fare una passeggiata per i mercatini.
VIALE TRENTO Tra i più conosciuti e affollati c'è quello di viale Trento. Oltre 200 le bancarelle ospitate nel parcheggio, più un altro centinaio di venditori sistemati nelle stradine vicine. A gestire tutto c'è l'associazione “Sant'Avendrace” che si occupa della sicurezza, della pulizia e di pagare alla Regione la tassa di occupazione. «È un sistema che dà da mangiare a molte famiglie: oltre ai 200 venditori ci sono almeno 2-3 addetti per ogni stand e il personale dell'associazione», spiega il presidente dell'ente, Gianfranco Rachel. «Speriamo quindi di poter rimanere qui a lungo e magari con un po' di attenzione in più». La manutenzione, infatti, deve sempre essere sollecitata: le grate per lo scolo dell'acqua, ad esempio, sono state sistemate dagli stessi ambulanti per evitare che le persone cadessero e i bagni sarebbero chiusi da anni. Ma nonostante i piccoli disagi, gli ambulanti non mancano l'appuntamento. «Veniamo da quando eravamo fidanzati 20 anni fa», dicono Titti e Gigi, «ora siamo sposati. A giorni, se il tempo è buono, riusciamo a guadagnare anche 150 euro». Tra gli articoli più ricercati quelli elettronici, ma anche libri e dvd. In esposizione si può trovare davvero di tutto, dalla cuccia per animali, ai collant, allo scooter sino alla pelliccia e tutto ovviamente a prezzi contenuti. E c'è anche chi, visto i fiocchi di neve dei giorni scorsi, ha pensato di vendere gli sci con tanto di scarponi.
VIA PO E poco distante, un altro centinaio di venditori espone la merce in via Po, senza regole e tra le macchine. Qui la fantasia si può sbizzarrire. Si trovano fari di auto, vecchi contatori e interruttori elettrici, ma anche travi di legno, pinne, canne da pesca e qualche trovata ingegnosa come il girarrosto costruito da un elettricista in pensione con pezzi di automobile (un cric e il motore di un tergicristallo) per 80 euro. Via Po è però il regno degli zingari. È loro, ad esempio, il camioncino stracarico di rubinetti (a 10 euro) e altro materiale idraulico, così come una cabina doccia idromassaggio.
PIAZZA DEL CARMINE Tutto un altro ambiente e un altro tipo di merce nel mercatino dell'antiquariato di piazza del Carmine. Nelle bancarelle, molto meno numerose rispetto alle altre piazze, solo oggetti selezionati. Si va dagli strumenti musicali, ai mobili sino alle tazze di porcellana. Ma si possono comprare anche manufatti artigianali e persino i gioielli. Unica eccezione due stand per la vendita del miele e dei dolci tipici sardi. «Questo mercatino dovrebbe essere valorizzato e fatto conoscere anche fuori Cagliari visto la scelta degli espositori e della merce», dice una delle venditrici Laura Porcu. Eppure la piazza, si presenta ordinata e ben organizzata. «È il mercatino più bello della città», dice la signora Giovanna che spesso fa una passeggiata in zona in cerca di un oggetto particolare, ma anche con un occhio puntato alla ricerca dei suoi gioielli. «I ladri mi hanno svaligiato casa e così sto attenta, sia mai che ritrovi qualcosa in queste o in altre bancarelle, come è successo a un'amica».
PREZZI In mostra si trovano oggetti di valore dedicati soprattutto a collezionisti e con prezzi in media più alti, così come per le piazzole (15 euro al giorno contro i 10 di viale Trento). «La crisi si sente anche qui», commenta Roberto Putzu, che espone pezzi antichi dell'artigiano sardo, «visto che in tempi di ristrettezza si taglia sul superfluo. Eppure i costi sono contenuti». Ad esempio si può trovare una cassapanca sarda anche a 2 mila euro, mentre in un negozio il prezzo non scende sotto i 3 mila.
SANT'ELIA Se invece si vuole fare la spesa di pesce, frutta e verdura, il posto più indicato è il mercatino di Sant'Elia. Qui si trovano oltre un centinaio di ambulanti, che per la maggior parte vendono pesce: dalle spigole, alle cozze e arselle, sino ai calamari, anguille e bocconi. E chi vuole può comprare anche il pesce già cotto alla griglia. Insomma un mercato dove poter fare una spesa completa, anche con il pane fresco. «Io vengo spesso», dice Gianfranco Boi, «e compro vino, formaggi e prodotti tipici. Non sempre il pesce: a volte questo non è fresco visto che in alcuni casi si tratta di rimanenze dei mercati comunali». Ma tra chi acquista molti sarebbero anche i turisti. «Soprattutto quando c'è caldo il mercato è invaso dagli stranieri», aggiunge Sergio Ugas, produttore agricolo che espone al mercato ortaggi e agrumi. «In una giornata media si possono guadagnare sui 50 euro, ma almeno la merce ci viene pagata bene, senza intermediazioni». Chi ama passeggiare per i mercatini domenicali, insomma, non ha che da scegliere dove andare per cercare l'oggetto più bizzarro o l'offerta più conveniente.
ANNALISA BERNARDINI

15/02/2010