Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'assessore Campus: prima le demolizioni, poi le autorizzazioni

Fonte: L'Unione Sarda
12 febbraio 2010

Poetto. Il futuro dei baretti



Per l'assessore comunale all'Urbanistica Gianni Campus, sulla questione-Poetto, occorre tenere i nervi saldi e puntare al risultato: «Contrariamente a quanto si dice, i gestori dei chioschetti sono di nuovo in una posizione di forza. Ora sta a loro mantenerla».
LA REGIONE Per Campus (che ha accolto con soddisfazione la notizia della restituzione al Comune della delega paesaggistica, che era stata persa a causa dei ritardi degli uffici nella compilazione della domanda) dalla conferenza dei servizi Regione-Comune, che è proseguita ieri mattina, è arrivata un'indicazione chiara: «Non si può più parlare di azzeramento dei diritti fin qui vantati sull'arenile dagli attuali titolari della concessione - fa notare - il decreto Milleproroghe che il Parlamento sta tramutando in legge prevederà, come minimo, una proroga della concessione demaniale fino al 2012. Questo significa che gli attuali gestori non dovranno sottostare a nessuna procedura concorsuale». È questo, secondo il responsabile dell'Urbanistica, il punto centrale della questione: «In attesa che il Pul entri in vigore, l'amministrazione si è anche attrezzata per poter rilasciare eventuali nuove concessioni edilizie seguendo i dettami del Puc a proposito delle zone H - ricorda - mentre non credo sia stato troppo opportuno cercare di fare entrare dalla finestra, in sede di approvazione delle linee guida, la questione della preparazione dei cibi in loco. Si è ottenuto solo l'effetto di avere un parere negativo dai tecnici comunali».
DEMOLIZIONI Ma per non perdere i diritti nuovamente acquisiti grazie alle decisioni che il Parlamento, i gestori dovranno dimostrare di essere pronti a una sorta di “ravvedimento operoso”: «È proprio questa la definizione che è stata utilizzata al tavolo di confronto con la Regione - aggiunge Campus - i concessionari dovranno quanto prima applicare l'ordinanza di demolizione, facendosi così trovare pronti al momento dell'entrata in vigore delle nuove normative. Se da loro non arrivasse nessun cenno di buona volontà potrebbe mettersi in moto la procedura per la revoca della concessione demaniale. E questo sarebbe un disastro».
BENI IDENTITARI Poi rilancia una sua vecchia proposta: «I baretti del Poetto potrebbero essere considerati beni identitari - sostiene - se così fosse sarebbe lo stesso Ppr a vietarne la demolizione». ( a. mur. )

12/02/2010