Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Siamo tutti pronti ad adeguarci»

Fonte: La Nuova Sardegna
9 febbraio 2010

MARTEDÌ, 09 FEBBRAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari 



Dai gestori ai clienti dei chioschi, tra speranze e interrogativi




PABLO SOLE

CAGLIARI. ‹‹Staremo a vedere cosa accadrà. Oggi non siamo tranquilli, ma non abbiamo voglia nemmeno di fasciarci la testa prima. Aspettiamo e vedremo››.
Così parlano i gestori delle Palmette, uno dei chioschi più frequentati del Poetto, dopo gli ultimi sviluppi del “Caso baretti”. Sulle strutture del lungomare pesa un’ordinanza di demolizione per mancanza di licenza edilizia e il Comune, nel tentativo di scongiurare l’arrivo delle ruspe, ha approvato in via preliminare il Piano di utilizzo del litorale che potrebbe, almeno sulla carta, fermare momentaneamente le ruspe.
Chioschi salvi? Ancora non si può dire: molto se non tutto dipenderà dall’esito della conferenza di servizio convocata domani e giovedì dal Comune. L’idea che va per la maggiore - anche in spiaggia - è quella lanciata dal consorzio Poetto services, che riunisce buona parte dei chioschi: rinnovo delle concessioni e firma delle autorizzazioni edilizie per demolire le attuali strutture e ricostruirne di nuove.
‹‹Certo, se la soluzione dovesse essere questa - dicono ancora alle Palmette - la seguiremo, ma a malincuore: abbiamo ristrutturato il chiosco solo un anno fa e ora buttare giù tutto e ricominciare non mette proprio di buonumore. Vorremmo poi capire che modelli di chiosco ha in mente il Comune - aggiungono i titolari - visto che si parlava di uno stile “vecchi casotti”. In ogni caso, se si deciderà per la demolizione e la ricostruzione, noi non ci opporremo».
Anche alla Sella del diavolo, qualche decina di metri più in là, la posizione è più o meno simile: ‹‹Demolire e ricostruire? Se serve per risolvere la situazione, ci allineeremo››. Così i proprietari dei baretti. E i clienti? Anche ieri un pacifico esercito di cagliaritani non ha rinunciato alla pausa pranzo in riva al mare. ‹‹Rimuovere i chioschi? Significherebbe togliere un servizio a turisti e cittadini - dice Luca Manca - ma è giusto che le leggi siano rispettate. Mi chiedo però che cosa ha fatto, negli ultimi anni, chi aveva il dovere di controllare il rispetto di autorizzazioni e concessioni››.
Più dura, nella difesa dell’esistente, una ragazza seduta al tavolo a fianco. ‹‹Non devono demolirli - taglia corto -. Altrimenti quest’estate dove andiamo?››.