Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nelle mense scolastiche cibi sani e meno rifiuti»

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2010

Comune. Interrogazione di quattro consiglieri del Pd a sindaco e assessori 



Più verifiche sulla qualità dei cibi forniti dalle mense e meno rifiuti. Lo chiedono in un'interrogazione al sindaco e agli assessori competenti i consiglieri del Pd Ninni Depau, Andrea Scano, Claudio Cugusi e Marco Espa. Secondo i quattro consiglieri comunali «sono numerosissime in città le strutture pubbliche all'interno delle quali viene fornito il servizio di mensa (scuole, università, aziende ospedaliere). Le spese dell'amministrazione comunale per il servizio nelle scuole dell'obbligo superano il milione di euro, cui si aggiungono le spese sostenute dalle famiglie che recentemente sono aumentate in modo significativo».
Depau, Scanu, Cugusi ed Espa chiedono un intervento deciso del Comune. «Per la fornitura del servizio di mensa - continuano nell'interrogazione - ogni circolo didattico promuove specifici bandi di gara che, di norma, fissano criteri precisi per gli apporti calorici e proteinici, mentre è assente l'attenzione al gusto, alla qualità del prodotto, alla valorizzazione di cibi locali. La qualità dei pasti di molte mense scolastiche è particolarmente scadente e talvolta è difficile capire la natura stessa del pasto fornito ai bambini anche a causa dell'eccessivo uso di cibi surgelati. Nelle mense scolastiche si fa un uso rilevante, e costoso, di acqua minerale imbottigliata nonostante la buona qualità dell'acqua corrente».
Per i consiglieri d'opposizione la tradizione coincide con storia e qualità. «I grandi processi di standardizzazione e omologazione a livello alimentare rischiano di fare sparire molti cibi caratteristici sardi che pure rappresentano un aspetto culturale e sociale, oltre che economico, di grande rilevanza». Con un occhio di riguardo alle «buone pratiche che consentano la diminuzione dei rifiuti e l'utilizzo di prodotti e alimenti a chilometri zero».
Per arginare il problema i firmatari suggeriscono di prendere ad esempio il circolo didattico di via Meilogu dove «grazie all'intelligente iniziativa del dirigente scolastico, il capitolato del bando di gara per l'affidamento della mensa ha previsto che, con una determinata periodicità, vengano forniti dei pasti e dei prodotti tipici della Sardegna. Il capitolato ha altresì previsto la completa eliminazione di stoviglie di plastica e la reintroduzione di piatti e posate riutilizzabili dopo il lavaggio. Tale esperienza sta dando frutti molto positivi e ha consentito la partecipazione alla gara d'appalto da parte di aziende sarde».

03/01/2010