Il regista protagonista all'Odissea
«La motivazione del premio alla carriera per Francesco Rosi sarà una sorpresa». Il maestro del cinema civile si trova a Cagliari per ricevere, stasera, il riconoscimento per il lavoro di una vita ma, con buona pace dei cronisti, questo è il massimo dell'anticipazione rilasciata dall'associazione culturale L'Alambicco. Sbarcato in Sardegna ieri nel tardo pomeriggio, il regista napoletano, classe 1922, è oggi ospite, nello Spazio Odissea di viale Trieste, di una giornata di studi in suo onore che l'associazione, con il patrocinio della Regione , del Comune e della Provincia di Cagliari, ha ideato a conclusione della retrospettiva delle scorse settimane “La passione civile nel cinema di Francesco Rosi”.
Due le sessioni del convegno, curato dalla giornalista Chiara Gelato e dai fondatori dell'Alambicco, Patrizia Masala e Alessandro Macis. In mattinata, dalle 10 alle 13, sul tema “Un cinema in cerca di verità” sono previsti gli interventi di Anton Giulio Mancino dell'Università di Macerata, del critico Piero Spila, di Giovanna Gravina, operatrice culturale e figlia dell'attore Gian Maria Volonté. In programma anche la proiezione del documentario “Il cineasta e il labirinto” (2002) di Roberto Andò.
Nel pomeriggio si parte alle 16 con gli aspetti legati alle radici storico-politiche nel cinema di Rosi e l'eredità nel cinema di oggi. Ne parlano Guido Panvini dell'università di Macerata, l'assessore del Comune di Cagliari Giorgio Pellegrini (qui in veste di docente dell'Università di Cagliari), Roberto Nepoti dell'Università di Trieste e il regista Roberto Andò. L'attesa consegna del premio e l'incontro con il pubblico è previsto per le ore 18 in un momento coordinato dal critico cinematografico Gianni Olla che introduce anche la visione del film d'esordio “La sfida”, del 1958. (m. v.)
17/12/2009