Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gioia e tifo rossoblù: «Chi salva una vita salva un mondo intero»

Fonte: La Nuova Sardegna
16 dicembre 2009

MERCOLEDÌ, 16 DICEMBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari 





L’incontro tra i giocatori e i bambimi ricoverati nel reparto di pediatria

MAURO FARRIS
CAGLIARI. Ventisei di rene, quattro di doppio rene, sette di cuore e venti di fegato. Sono i numeri dei trapianti in Sardegna e brillano sull’albero della solidarietà. È stata una mattinata da incorniciare, quella di ieri, all’ospedale Brotzu. Lo spot “Chi salva una vita salva un mondo intero”, dedicato alla campagna per le donazioni di organi, ha avuto per protagonisti d’eccezione i giocatori del Cagliari.
L’intera delegazione rossoblù, capitanata da Massimiliano Allegri, ha portato gli auguri di Natale ai bambini ricoverati nel reparto pediatria, non prima però di aver lasciato un messaggio indelebile sulla bacheca della solidarietà. «A nome del Cagliari Calcio e di tutti i giocatori, siamo orgogliosi di poter contribuire, con un piccolo gesto, a eventi destinati a migliorare la vita di tante persone», ha detto l’allenatore. «Vedere gli occhi di questi bimbi soddisfatti nel catturare un autografo è un’emozione fantastica - ha detto Jeda - Questo è un momento prezioso che vale più di mille altre cose nella vita di un calciatore».
Quello di ieri è stato un piccolo gesto destinato a raggiungere un grande risultato: portare un sorriso a chi soffre.
“Qui i sorrisi sono spesso merce rara - ha detto Francesco Pisano - ed è per questo che è nostro dovere portare un pizzico di felicità in un momento difficile per i bambini e le loro famiglie».
Nella mattinata c’è stato spazio soprattutto per i messaggi destinati alle nuove generazioni. «Ci auspichiamo che il concetto di donazione entri in pianta stabile nelle famiglie e nelle scuole», ha detto aprendo la cerimonia Antonio Garau, commissario dell’Azienda ospedaliera Brotzu. «La donazione d’organo è una sorta di miracolo - gli ha fatto eco il direttore sanitario Roberto Sequi - prima dà la vita poi la fa proseguire».
Ad applaudire l’isola ed a spronarla verso nuovi più preziosi traguardi ci ha pensato Carlo Carcassi, genetista e responsabile del Centro Regionale Trapianti.
«La Sardegna ha una buona sensibilità ma non sarebbe male se si riuscisse a fare di più - ha detto - nel 2009 abbiamo avuto un lieve calo ma siamo ugualmente riusciti a garantire le richieste».
La mattinata ha coinvolto centinaia di alunni in festa del liceo classico Dettori, dell’istituto comprensivo Mulino Becciu e dell’Industriale Scano. A fare da direttore d’orchestra, l’attore Massimiliano Medda. Lui e uno stormo di clown e giocolieri hanno avuto il compito di trasmettere col sorriso l’importanza di donare. Momento clou, la mostra dal titolo “Arte in corsia” con opere pittoriche e in ceramica, tra gli altri, degli artisti Bob Marongiu, Marina Fadda, Giampiero Laconi, Eraclio Masala, Stefania Salis e Gabriella Lilliu. Nella hall del nosocomio, decine di curiosi hanno ammirato le maxifoto di chi ha collaborato alla campagna e dei tanti trapiantati tornati, senza se e senza ma, a nuova vita.