Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sessant’anni con la città

Fonte: La Nuova Sardegna
27 novembre 2009

VENERDÌ, 27 NOVEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Rotary club. Celebrato l’anniversario della fondazione del sodalizio


Impegno e solidarietà, un lungo cammino dal dopoguerra
MARIO GIRAU


CAGLIARI. Tre giorni di ritardo nella celebrazione di un anniversario non intaccano il ruolino di marcia di un club sempre attento e puntuale nel mettere uomini, idee e risorse a servizio della città. Soddisfazione e riconoscimenti in quantità industriali ieri nel palazzo civico per la celebrazione ufficiale del sessantesimo di fondazione del Rotary cagliaritano avvenuta il 23 novembre 1949. Tutti meritati: bastava dare uno sguardo ai banchi consiliari, dove ha trovato posto una numerosa rappresentanza dei centododici soci attuali della “prima ruota” nata sotto la Torre dell’Elefante, di cui sei effettivi, tra cui anche padre Salvatore Morittu pioniere della lotta alla tossicodipendenza nell’isola. Professori universitari, ex amministratori comunali, giornalisti, imprenditori, dirigenti in servizio e in pensione della pubblica amministrazione, artisti. Sono gli autori silenziosi - insieme con tanti altri passati a miglior vita - di una storia scritta per la città. Pagine di solidarietà, di ricerca, di proposte, studi e convegni al servizio della comunità. Segni e risultati di questa sollecitudine civica sono evidenti in diversi angoli cittadini: il giardino di san Lucifero di fronte all’omonima chiesa, il concorso di idee sul Largo Carlo Felice, l’Albero della Vita realizzato con i Lions nel cimitero di san Michele, la Guida al Museo archeologico, il progetto “Vela solidale in Sardegna”. Lo stile dei rotariani è stato efficacemente condensato da Achille Sirchia, per molti anni direttore del Consorzio industriale di Cagliari: “E’ necessario trasformare le possibilità in una questione di volontà, di consapevolezza; attingere a energie capaci di costruire, di andare oltre, così da vivere nel nostro mondo in maniera concreta e non virtuale”. Uno stile richiamato dal sindaco Emilio Floris in apertura della cerimonia commemorativa: “Elevarsi, guardarsi attorno e individuare una causa comune sono gli elementi che contribuiscono a fare del Rotary una meta ambita”. La concretezza e il fare disinteressato hanno generato altri quattro club cittadini nati dall’albero seminato nel 1949 da ventinove opinion leader della città. Li ha elencati nella sua breve ricostruzione storica Angelo Cherchi. Alcuni hanno lasciato una forte impronta nella società cagliaritana: Mario Aresu fondatore della clinica medica; l’onorevole Sanna Randaccio, Mario Carta maestro di due generazioni di ingegneri minerari, Luigi Contivecchi, Francesco Cocco Ortu, Enrico Pernis, solo per citarne alcuni. Fedeltà alla tradizione e graduale apertura al nuovo hanno caratterizzato la vita rotariana, con la svolta del 2000 che porta per la prima volta due donne, Giulia Vacca Cau e Marinella Ferrai Cocco Ortu, tra i soci. La seconda del club cagliaritano è oggi la presidente. Marinella Ferrai Cocco Ortu, con Lucio Artizzu e Salvatore Fozzi - autori di un bel volume che ricorda una storia di 60 anni - ieri hanno guardato indietro “per scoprire ancora una volta la ricchezza dei principi fondamentali dell’etica rotariana. In particolare amicizia e servizio, le due leve nel 1949 usate per “puntare - come ha detto il governatore distrettuale Luciano Di Martino - alla rinascita spirituale e psicologica della comunità protesa a riconquistare l’ordinarietà della vita”.