Rassegna Stampa

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Cagliari, in fiamme l’auto del dirigente comunale Ena: “Ho paura per me e per i miei cari”

Fonte: web Castedduonline.it
8 settembre 2023

Cagliari, in fiamme l’auto del dirigente comunale Ena: “Ho paura per me e per i miei cari”

La macchina distrutta da un rogo. Cortocircuito o attentato? Indaga la polizia. Giovanni Ena gestisce il servizio Tributi del Comune di Cagliari che muove oltre 100 di milioni di euro l’anno e tocca diversi interessi economici della città: “Ho beghe su tutti i fronti e per importi altissimi. E cerco di fare seriamente il mio lavoro e di far rispettare le norme”

 

Non sa ancora se si tratta di un’autocombustione per cortocircuito o dell’inquietante messaggio di un malvivente. Di sicuro dopo il rogo della sua auto di stamattina all’alba in piazza Belgio, Giovanni Ena, dirigente del servizio Tributi del Comune di Cagliari, alla guida di un settore delicatissimo che gestisce una montagna di denaro e che tocca tantissimi interessi economici, oggi ha paura. Paura sé e per i propri familiari.

Il rogo, spento stamattina dai Vigili del fuoco, ha aggredito anche altre due vetture e uno scooter in sosta accanto alla sua macchina e danneggiato un appartamento.
“Non so se è stato un corto circuito o qualcos’altro. Di sicuro io ho paura per e i miei cari”, spiega il dirigente, “non so nemmeno se Cagliari sia una città pericolosa per gli amministratori. Io mi occupo di far rispettare le norme e lavoro per lo Stato e per la pubblica amministrazione, sempre cercando di fare il mio lavoro seriamente”.

Ena gestisce i tributi del Comune: una valanga di soldi, circa 140 milioni di euro su base annua. E non ha idea di chi, eventualmente, potrebbe averlo messo nel mirino per il suo lavoro. “Ce li ho tutti i tributi: tari, occupazione del suolo pubblico ecc”, aggiunge “e ho beghe su tutti i fronti, per importi altissimi, toccando diversi interessi”.

Oggi il sindaco Truzzu ha espresso la massima vicinanza a Ena, auspicando l’accidentalità del fatto e sottolineando la necessità di attendere la conclusione delle indagini per stabilire con certezza le circostanze dell’accaduto. Ha inoltre aggiunto che “se l’evento dovesse rivelarsi un atto doloso, sarebbe da considerare vergognoso e deplorevole”.

“Episodi come questi, tra l’altro, non rappresentano nella maniera più assoluta la cultura della nostra città”, ha aggiunto il primo cittadino, rilevando “l’importanza dei valori di legalità e rispetto delle norme come pilastri fondamentali dell’azione amministrativa del Comune”.

“Nessuna minaccia o intimidazione potrà influenzare la nostra azione” ha inoltre garantito il sindaco, ribadendo la fiducia nelle autorità competenti e nell’efficienza delle indagini per fare chiarezza sulla vicenda.