Rassegna Stampa

web Vistanet Cagliari

Lo sapevate? Qual è il cognome più diffuso a Cagliari?

Fonte: web Vistanet Cagliari
16 marzo 2023

Lo sapevate? Qual è il cognome più diffuso a Cagliari?


L'onomastica sarda, inclusi gli attuali cognomi tradizionali, ebbe origine nel medioevo. A Cagliari il cognome più diffuso è Melis, mentre in Sardegna è Sanna. Vediamo quali sono gli altri.

 

L’onomastica sarda, inclusi gli attuali cognomi tradizionali, ebbe origine nel medioevo. A Cagliari il cognome più diffuso è Melis, mentre in Sardegna è Sanna. Vediamo quali sono gli altri.

 

A Cagliari il cognome Melis compare circa 1700 volte e precede nell’ordine Sanna, Piras, Serra, Mura, Meloni, Lai, Loi, Manca e Murgia.

A seguire Pinna, Manca, Carta, Cocco, Pisano, Boi, Floris, Puddu, Dessì, Orrù, Usai, Porcu, Mascia, Fadda, Vacca, Marras, Atzeni, Murru, Zedda, Masala e Mulas.

Buona parte dei cognomi propriamente sardi deriva dalla lingua sarda, denotando toponimi (es. Bitti, da Bitti o Onnis/Onni/, Fonnesu, da Fonni), in particolare di antichi villaggi (es. Kerki, villaggio della curatoria della Nurra, cogn. odierno Cherchi, o Sogus, nella curatoria di Gippi, da cui Sogus e Desogus) oggi in larga parte scomparsi (è noto, come registra lo storico John Day, l’abbandono di centinaia di centri abitati sardi durante il XIV secolo, in concomitanza con la peste nera e la guerra sardo-catalana), nomi di animali (es. Porcu “maiale”, Piga “gazza”, Cadeddu “cucciolo di cane” etc.), soprannomi vezzeggiativi (es. Pittau “Sebastiano”) talvolta indicativi di un tratto personale (es. Mannu “grande”) o di un rapporto di filiazione (es. Corbeddu, “figlio/-a di Corbu”), e in minor misura antroponimi (es. Catte, Marche “Marco” etc.) o nomi di mestiere (es. Frau “fabbro”); alcuni sono derivabili da forme riconducibili al sostrato protosardo e talora già attestate come forme onomastiche in epigrafi sarde di epoca romana.


La prima documentazione del cognome Melis risale al 1200 nell’antico Regno d’Arborea. Nel condaghe di S. Maria di Bonarcado è citato con la forma logudorese Mele (doc. 187: Gantine Mele). Questa stessa forma è registrata nell’ultima pace tra la Corona d’Aragona e il Regno d’Arborea (1388) a Samugheo, Sedilo, Siamanna, Fonni, Sardara, Massama, Iglesias, Laconi, Sanluri, Bosa, Castelsardo, Desulo, Aidomaggiore, Oristano, Busachi e nei villaggi medioevali di Capriles, Loddu e Leonissa. Nella stessa fonte è citata anche la forma Meli a Nureci, Laconi e nell’antico villaggio di Sercela. A Oristano nel 1410 sono registrate entrambe le forme Mele e Meli. Nelle fonti successive la forma Mele è attestata a Sedilo (1595), Ghilarza (1593), Bortigali (1600), Ozieri (1607), Calangianus (1615-1622), Santu Lussurgiu (1650), Sassari (1663), Perfugas (1693), Triei (1700), Fonni (1850) e nel 1880 a Berchidda, Bitti, Busachi, Fonni, Mamoiada, Norbello e Zerfaliu. La forma Meli invece è attestata a Oristano (1579), Sanluri (1589), Villamatrona (1600), Cagliari (1614) e Cabras (1880). La forma Meli, scritta anche Mely, è tipica anche della Gallura e dell’Anglona corsofona (Sedini 1750). La forma odierna Melis appare a Sedilo nel 1604, a Cagliari nel 1624 (anche con le varianti Meljs e De Melis), ad Alghero (1698) e Oristano (1708). Da questo momento in poi Melis – che è il plurale familiare campidanese (is Melis) – tende ad espandersi in tutta l’Isola. Questa situazione è ben testimoniata negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna. La forma Mele, al contrario, resta specifica del centro-nord insieme al plurale familiare Meles (sos Meles) che è tipico del Montiferru. Durante il 1800 alcuni Melis raggiunsero il cavalierato e la nobiltà (Agostino Melis di Mamoiada cavaliere nel 1822; Raimondo Melis di Cagliari cavaliere nel 1825; Domenico Melis di Cagliari barone nel 1847). Così come il cognome italiano Mele, Meli, anche Melis ha alla base un nome medievale formato dal termine sardo mèle, mèli ‘miele’ che deriva dal latino mel ‘miele’. Il nome in questione veniva attribuito a un figlio molto atteso il cui arrivo era considerato dolce come il miele. Questa origine è confermata dal condaghe di S. Maria di Bonarcado dove è citato il nome di battesimo Mele (doc. 134: Mele de Foge).


Tra i cognomi sardi di origine esterna, la percentuale più rilevante (7% del totale) è costituita da quelli còrsi o che indicano una possibile antica origine còrsa (es. Còssu, anticamente scritto Corsu “Corso”[13] o Còssiga da “Corsica”); questi sono diffusi principalmente, ma non esclusivamente, nelle aree corsòfone della Gallura, dell’Anglona e del Sassarese. Un considerevole flusso migratorio proveniente dall’altra sponda delle Bocche di Bonifacio si verificò, infatti, sin dal medioevo e si esaurì solo nei primi decenni del XIX secolo.


Relativamente comuni sono anche i cognomi originari della penisola italiana o che indicano una possibile origine italiana (es. Massa da Massa, anticamente Di/De Massa, es. Arsocco di Massa, Pisanu/o da Pisa, Pirisinu, anticamente Perusinu, da Perugia o ancora Lucchesu che può indicare sia una provenienza da Luche, villaggio antico del giudicato di Gallura, che da Lucca), alcuni dei quali documentati a partire dal periodo giudicale; in particolare, per quel periodo, cognomi liguri e toscani per via dei rapporti politici e commerciali tra la Sardegna e le due repubbliche marinare di Genova e Pisa; tra i più illustri e influenti per la storia della Sardegna si possono citare i Lacon-Massa (Obertenghi), i Doria, i Visconti etc.

Si rileva inoltre la presenza di cognomi iberici od originari della penisola iberica e provenienti nello specifico dalla Catalogna (es. Aymerich, Canelles, Sanjust ecc.), giunti sull’isola perlopiù durante il plurisecolare periodo aragonese e spagnolo, per quanto non manchino diverse attestazioni di cognomi illustri già attestati nei condaghi giudicali, ad esempio tal Iohanne Cadalanu (“Giovanni Catalano”) o de Maiorica (da Maiorca), o ancora la stessa famiglia giudicale arborense dei De Serra Bas (in parte discendente dai Cervera, Visconti di Bas, che portarono in Arborea un numeroso seguito, tra cui forse il capostipite dei Garau, dal catalano Guerau “Gherardo”).

Tra i cognomi stranieri i più diffusi sono il cinese Zhang, Sulejmanovic, appartenente alle popolazioni islamiche dei Balcani – serbi e bosniaci soprattutto, anche di etnia Rom, Hernandez che solitamente appartiene a cittadini di origine filippina, il cinese Chen, e il senegalese Ndiaye e poi ancora Mendoza, Albuera, Singh, Hernandez, Chen, Hu, Diop, Amboy, Seye, Zheng, Medina, Huang e Wang, Gueye, Lin, Yang, Ahmetovic, Niang, Thioune, Napenas, Zhan, Hossein, Fall, Garcia, Atienza e Zhou.