Rassegna Stampa

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Cagliari, dopo le fiamme il rebus sui migranti: “Tutti gli irregolari saranno nuovamente espulsi e d

Fonte: web Castedduonline.it
10 marzo 2023

Cagliari, dopo le fiamme il rebus sui migranti: “Tutti gli irregolari saranno nuovamente espulsi e dovranno lasciare l’Italia”

La maggior parte degli africani che occupavano lo stabile di via Riva di Ponente non dovrebbero trovarsi nel paese, il prefetto De Matteis: “C’è anche chi ha chiesto protezione internazionale, loro potranno andare nei nostri centri d’accoglienza. Tutti hanno detto di aver perso i documenti nel rogo, ma riusciremo a identificarli lo stesso”

 

“Quello stabile era abusivo da oltre un decennio e gli abitanti non erano mai gli stessi, ma ruotavano”. A dirlo è il prefetto di Cagliari, Giuseppe De Matteis, al termine del tavolo urgente per definire il destino dello stabile, in mano alla Regione solo sulla carta, in via Riva di Ponente, andato in fiamme nella notte al culmine di un litigio tra un gruppo di immigrati. “Al momento ci vivevano 38 persone, il rogo è frutto di dinamiche e litigi interni”. E infatti, un senegalese 40enne sarà probabilmente arrestato dai carabinieri nelle prossime ore, mentre un 24enne africano è già finito in manette per avere aggredito gli agenti e i militari in mattinata. “Sinora abbiamo contato 11 africani irregolari e sette regolari. Questi ultimi hanno fatto domanda di protezione internazionale e potranno essere ospitati nelle nostre strutture d’accoglienza, a Monastir”, ma anche in altre località isolane”. Sarà compito della questura recuperare ogni singola identità: “Tutti hanno detto di aver perso i documenti nel rogo, saranno identificati lo stesso uno ad uno, acquisendo i documenti che si trovano nei luoghi in cui sono sbarcati”.
Il futuro dello stabile è comunque segnato: “Sarà sigillato e custodito, per impedire nuove occupazioni abusive. Per noi”, aggiunge il prefetto, “è stato importante escludere che il rogo sia stato provocato da persone che non vivevano lì. Ho dato l’input a Comune e Regione di monitorare tutti i loro siti e segnalare, al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, eventuali situazioni analoghe. È intollerabile”, ammonisce De Matteis, “che alcune persone occupino stabili pubblici senza che ci sia un intervento delle forze dell’ordine”.