Rassegna Stampa

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Gli oggetti del nostro passato. Il setaccio, lo strumento che in un'antica casa sarda non poteva ass

Fonte: web Vistanet Cagliari
9 marzo 2023

Gli oggetti del nostro passato. Il setaccio, lo strumento che in un'antica casa sarda non poteva assolutamente mancare

 

Nelle case sarde non poteva assolutamente mancare, ma in ogni paese viene chiamato in un modo diverso: da voi come si dice setaccio?


Oggi vogliamo parlarvi di un oggetto che in un’antica casa sarda non poteva assolutamente mancare: il setaccio. Veniva usato per setacciare il grano e la farina, quando ancora si usava fare il pane in casa. Ancora oggi può essere uno strumento utile da usare o semplicemente decorativo. E voi, lo avete in casa? E come lo chiamate?

I tipi di setacci “sed.àtzu” più comuni sono: “sed.àtzu grussu” o “sed.àtzu de ferru” o “sed.àtzu de xerri” o, anticamente, “sed.àtzu de peddi” il quale serviva per cernere (cerri o pru.gài) il grano; ovvero per eliminare le impurità più grossolane. il nome antico si riferisce a quando l’attrezzo aveva il fondo fatto con pelle fittamente bucherellata. Testo “La terra e il grano” di Renato Riola.

I setacci, tranne quello con la maglia larga di fil di ferro, venivano azionati facendoli scorrere, sbattere e ruotare sopra un telaio di legno (sed.àtzad.òri) posizionato dentro un grande paniere (“ka(n)istèdda”) col fondo ricoperto da un panno candido.

Ringraziamo per lo scatto e le info Vecchio mulino ad acqua – Museo etnografico Fluminimaggiore