Rassegna Stampa

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Da Lawrence a Gigi Riva passando per Grazia Deledda: hanno detto su Cagliari, le citazioni più belle

Fonte: web Vistanet Cagliari
8 marzo 2023

Da Lawrence a Gigi Riva passando per Grazia Deledda: hanno detto su Cagliari, le citazioni più belle


Cagliari città del sole, ricca di storia, popoli, culture. Dal centro del Mediterraneo sembra lontana da tutto e altrettanto vicina a tutto. Ha affascinato storici, poeti, scrittori, premi Nobel, cantanti, showman e grandi campioni dello sport. Di sicuro chi l’ha


7 Marzo 2023 18:42 La Redazione
Cagliari città del sole, ricca di storia, popoli, culture. Dal centro del Mediterraneo sembra lontana da tutto e altrettanto vicina a tutto. Ha affascinato storici, poeti, scrittori, premi Nobel, cantanti, showman e grandi campioni dello sport. Di sicuro chi l’ha conosciuta a fondo non l’ha mai dimenticata. In molti l’hanno descritta, ma alcuni sono anche riusciti a raccontarla. Vistanet ha raccolto per voi le dodici frasi più belle o che meglio descrivono la città di Cagliari.

 

Ecco le dodici citazioni:
«Caralis, si distende in lunghezza ed insinua fra le onde un piccolo colle che frange i venti opposti. Nel mezzo del mare si forma un porto ed in un ampio riparo, protetto da tutti i venti, si placano le acque lagunari». (Claudiano, IV sec a.C.)

«Cagliari era diversa dal resto dell’isola. Fin dai tempi antichi, era stata la roccaforte dei dominatori e la sua popolazione eterogenea, fatta di un miscuglio di razze, teneva in dispregio chiunque venisse dal contado. Anche Angelo, quando arrivava a Cagliari, si sentiva un paesano e, come tutti i paesani, provava un senso di inferiorità. In città ridiventava timido e vulnerabile com’era stato in un tempo ormai lontano». (Giuseppe Dessì, “Paese d’ombre”, 1972)

 


«Monarchia, bigotta, festaiuola,
in cerimonie larga e in cortesia,
nel mar si specchia, e fa la civettuola
tra i rigattieri e l’aristocrazia.

Sui balconi foggiati alla spagnola,
tra i fiori e la distesa biancheria,
stan le fanciulle e scambian la parola
con chi langue d’amore in su la via.

E mentre a San Remy va in processione
la gente a passeggiar, spende e gavazza
laggiù al mercato il popolo ghiottone.

Già ligia ai Vicerè, Cagliari or cozza
con chi vuol la Madonna in una piazza
E sant’ Efisio dentro una carrozza»

(Poesia di Enrico Costa a Ottone Bacaredda, 1895)

 


«E improvvisamente ecco Cagliari: una città nuda che si alza ripida, ripida, dorata, accatastata nuda verso il cielo dalla pianura all’inizio della profonda baia senza forme. È strana e piuttosto sorprendente, per nulla somigliante all’Italia. La città si ammucchia verso l’alto, quasi in miniatura, e mi fa pensare a Gerusalemme: senza alberi, senza riparo, che si erge spoglia e fiera, remota come se fosse indietro nella storia, come una città nel messale miniato da un monaco. Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare là. Sembra la Spagna, o Malta: non l’Italia». (David Herbert Lawrence, Mare e Sardegna, 1921)


«È una città bellissima, aspra, pietrosa, con mutevoli colori tra le rocce, la pianura africana, le lagune, con una storia tutta scritta e apparente nelle pietre, come i segni del tempo su un viso: preistorica e storica, capitale dei sardi e capitale coloniale di aragonesi e di piemontesi, una delle più distrutte dai bombardamenti dell’ultima guerra e, in pochi anni, una delle più completamente ricostruite». (Carlo Levi, “Tutto il miele è finito”, 1964)

«Partimmo la mattina da Milano con un turboelica che fece scalo a Genova e poi ad Alghero. Arrivammo a Cagliari di sera e quando vidi le luci nel golfo mi lasciai scappare: “Quella è l’Africa”. Lupi si arrabbiò e mi diede un calcio nel sedere. Il giorno dopo andai al campo, l’Amsicora, che non aveva un filo d’erba e pensai “Dove sono capitato”. Però i ragazzi mi fecero festa e l’argentino Longo, una bella persona, mi prese subito sotto la sua protezione». (Gigi Riva appena arrivato a Cagliari)

«A Cagliari avevo alcuni amici fuori dal calcio: soprattutto pescatori, a cominciare da Martino. Mi voleva bene come un figlio, fu uno dei primi a invitarmi a casa sua, dove mi insegnò a mangiare il pesce con le mani, lasciando soltanto le lische». (Gigi Riva)


Gigi Riva in una foto dei tempi dello scudetto a pesca di polpi con gli amici nel Golfo di Cagliari

«Cagliari è la città dell’amore, non v’è fanciulla che dal suo balcone non parli con l’innamorato». (Grazia Deledda)

«Ogni volta che vengo a Cagliari avrei voglia di scriverle una lettera per dichiararle il mio amore. La prima volta ci sono venuto a quindici anni – gita scolastica in terza liceo – e ogni volta è stata una rivelazione. Mi sembra, la Sardegna, uno di quei posti dalla personalità talmente forte che se non lo ami ti odia lui. Tornare qui mi rigenera ed è una sensazione paragonabile solamente a quella che provo quando torno nella mia città». (Tiziano Ferro)

«Il Poetto di Cagliari è strepitoso». (Fiorello)

 

«La mia Nazionale è il Cagliari. Sono troppo legato a questi colori e a questa terra». (Daniele Conti)


Daniele Conti dopo l’ultima partita in rossoblù saluta la sua gente

«Cagliari è una parte del mio cuore, la città, la società, i tifosi, le persone che mi hanno dato l’opportunità di farmi conoscere come allenatore. Cagliari è stata la pietra miliare della mia carriera: eravamo tutti molto giovani, io e i giocatori, per cui sarò sempre grato ai sardi che mi hanno accolto a braccia aperte. Quando mi capita di trovare qualche sardo che mi ferma, mia moglie dice che cambio subito espressione: evidentemente c’è un feeling sotterraneo tra me e questa gente». (Claudio Ranieri)