Rassegna Stampa

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Il liceo Alberti non ha una “sede dignitosa” da 10 anni: mobilitazione il 9 marzo

Fonte: web sardiniapost.it
8 marzo 2023

Il liceo Alberti non ha una “sede dignitosa” da 10 anni: mobilitazione il 9 marzo

Continua la mobilitazione al Liceo Alberti di Cagliari. Dopo la protesta degli studenti che a fine gennaio hanno scioperato a causa delle aule fredde e inagibili, duemila persone tra docenti, studenti, genitori, personale Ata hanno organizzato una manifestazione per giovedì 9 marzo (ore 10.30, Lungomare Su siccu) per “avere finalmente una sede definitiva e adeguata“.

Tra le iniziative, anche una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, “in risposta alle sue recenti dichiarazioni sulle scuole confortevoli, accoglienti, sostenibili – sostiene in una nota il Comitato spontaneo, nato su impulso dei docenti -. Vogliamo riportare l’attenzione sulle difficoltà quotidiane dell’Alberti, non estranee a tante altre scuole italiane: problemi strutturali importanti dell’edificio di viale Colombo, distribuzione su più sedi assegnate in via temporanea e dal futuro incerto, comunque insufficienti per le tante richieste di iscrizione”.

Una situazione che si protrae da dieci anni: “La sede di Viale Colombo è concessa in affitto dall’Autorità portuale con un contratto che scadrà a settembre 2023 e per ora non sembra rientrare nei piani di rilancio dell’area, lasciando docenti, studenti e famiglie nella totale incertezza per il futuro. L’edificio è infatti un bene demaniale oggi in parte inagibile ma con enormi potenzialità turistiche, gestito dall’Autorità portuale”, spiega il comitato.

Quindi “il Liceo Alberti, terzo Liceo scientifico della Sardegna per qualità nelle graduatorie della Fondazione Agnelli, e da quasi dieci anni anche un ottimo e assai richiesto Liceo linguistico, non ha mai avuto una sede dignitosa per svolgere serenamente le attività didattiche, e da settembre rischia di non esistere più. E stiamo parlando di una scuola che accoglie il 60 per cento di studenti pendolari: un baluardo contro la dispersione scolastica”.

Il Comitato denuncia anche il fatto che non ci sia “alcun progetto concreto per il Liceo. Viviamo con l’incubo di uno sfratto e contratti di locazione temporanei”. Da qui la necessità di una manifestazione “per far sì che la pubblica Amministrazione individui una sede definitiva e idonea per i suoi studenti e tutti i suoi lavoratori”.