Rassegna Stampa

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Sala giochi chiusa e poi riaperta a Cagliari, Tar Sardegna nega risarcimento da 223mila euro

Fonte: web Castedduonline.it
3 marzo 2023

Sala giochi chiusa e poi riaperta a Cagliari, Tar Sardegna nega risarcimento da 223mila euro

L’ordinanza di chiusura dell’amministrazione comunale, nel 2017, era stata annullata dal Tar. Ma per i giudici non è dimostrata una connessione diretta con i danni subiti

 

Il Tar Sardegna dice no al risarcimento danni da 223mila euro chiesto da un operatore di giochi a cui era stata vietata dal Comune di Cagliari l’apertura di una sala. La vicenda risale al 2017, quando l’Amministrazione aveva disposto il provvedimento interdittivo sulla base dell’ordinanza sindacale emanata a luglio di quell’anno, che prevedeva almeno 500 metri tra sale giochi e luoghi sensibili come scuole e chiese. In seguito, il Tar aveva annullato tale disposizione, ravvisando «l’incompetenza sindacale» sulla materia. Nonostante questo, per i giudici non sussistono i presupposti per il risarcimento: «L’ingiustizia del danno non discende automaticamente dall’accertata illegittimità in sede giurisdizionale del provvedimento amministrativo impugnato – si legge nella sentenza pubblicata oggi –  essendo necessario che sia fornita anche la prova del danno subito e dell’elemento soggettivo del dolo ovvero della colpa». Il Collegio ricorda che all’epoca dell’ordinanza sindacale, «il quadro normativo di riferimento della vicenda in esame era tutt’altro che definito e inequivoco» e non si può quindi affermare con certezza che l’Amministrazione abbia messo in atto «profili di ingiustificata negligenza e imperizia». L’annullamento di un atto considerato illegittimo non implica automaticamente la richiesta di risarcimento; in questo caso l’operatore avrebbe dovuto dimostrare «di essere titolare, in base ad una norma giuridica, del bene della vita che ha perduto e di cui attraverso la domanda giudiziale vorrebbe ottenere l’equivalente economico».