Rassegna Stampa

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Emergenza alcol tra i giovani, Truzzu: "Divertitevi, ma c'è un limite da non superare"

Fonte: www.youtg.net
29 novembre 2022

Emergenza alcol tra i giovani, Truzzu: "Divertitevi, ma c'è un limite da non superare"

CAGLIARI. "Serve collaborazione tra le istituzioni e i commercianti per isolare i comportamenti scorretti. Quindi divertitevi ma fate attenzione, c’è un limite che non va superato". È l'appello del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu in occasione della presentazione del progetto "Bevi responsabilmente" che fa tappa anche a Cagliari.

Secondo l’ultima relazione annuale del Ministero della Salute “l’approvvigionamento di bevande alcoliche non ha conosciuto pause durante il lockdown, con il rafforzamento di nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori”. Un’emergenza nell’emergenza sulla quale ha giocato un ruolo non di poco conto la chiusura dei Pubblici Esercizi, luoghi tradizionalmente più sicuri e controllati anche per il consumo di bevande alcoliche. Per questo Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, in collaborazione con l’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati, ha deciso di consolidare il proprio impegno a favore della buona movida e contro l’abuso di alcol, presentando un patto espresso in un manifesto che con questi 7 punti raccoglie le regole per contrastare la mala movida: contrastare ogni forma di abusivismo, vietare il consumo serale di bevande alcoliche in strade e piazze, utilizzare prodotti di qualità, favorire il consumo di bevande alcoliche all'interno dei locali e dei dehors, formare il personale su un servizio responsabile , promuovere l’abbinamento tra cibo e il consumo di bevande alcoliche, vietare la vendita di sera di bevande alcoliche.

Buone pratiche per costruire progetti sulle esigenze specifiche diverse realtà territoriali e urbane. E proprio questa sarà la sfida del futuro: disegnare regolamentazioni su misura per ciascuna città italiana ma con l’obiettivo comune di contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, contenere il dilagare dei rifiuti, favorendo, quindi, il consumo all’interno dei locali o nei dehors.

Oggi è stato il turno di Cagliari, con il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia, che ha illustrato l’iniziativa nel corso di un incontro che si è tenuto nell’aula consiliare del Comune di Cagliari, alla presenza del sindaco Paolo Truzzu.

“La nostra federazione nazionale con questo progetto dimostra che il percorso giusto è la pace sociale tra le varie realtà monitorando anche tutto ciò che accade nel nostro territorio, il primo ragionamento va verso i giovani che purtroppo spesso si ritrovano spaesati e cercano di emulare fenomeni come l’utilizzo degli alcolici, certo è che ormai non è più un valore aggiunto il rispetto della legalità”, spiega il Presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia. I ristoranti con servizio take away a Cagliari, secondo i dati della Fipe solo nel centro storico nel 2021 erano 217, appena 123 nel 2008, mentre nel centro non storico sono passati da 135 nel 2008 a 240 lo scorso anno. Il numero delle imprese totali è più che raddoppiato, nel 2008 se ne contavano 259, 457 nel 2021.

Tra i principali destinatari degli incontri che si stanno tenendo lungo tutta la penisola non ci sono solo gli imprenditori dei Pubblici Esercizi ma, grazie alla collaborazione con la Rete degli Istituti alberghieri Re.Na.I.A., alla presentazione sono presenti anche gli studenti dell’istituto d’istruzione superiore “Don Deodato Meloni” di Oristano, destinati a diventare veri e propri testimoni della buona movida sul territorio.

Anche l'Istituto di Istruzione Superiore Don Dedato Meloni partecipa come scuola polo per la Sardegna di RE.NA.I.A. alla conferenza sul bere responsabile. "Ritengo che la scuola abbia una responsabilità fondamentale sull'aspetto educativo del comportamento dei ragazzi essendo dopo la famiglia il punto di riferimento dei giovani. Alcuni modelli che la società propone spesso non corrispondono a quello che dovrebbe essere il comune senso della vita. Fra questi modelli vi è l'uso dell'alcool che non deve mai diventare un abuso. Infatti la differenza fra uso e abuso è fondamentale. Bere un bicchiere di vino a pasto è salutare produce effetti benefici e costituisce un piacere per il palato e per la mente. Abusare invece produce effetti devastanti per la salute oltre che creare pericoli, qualora l'abusante si metta ad esempio alla guida di un veicolo o faccia altro senza la piena consapevolezza di sé stesso. Ecco una conferenza come quella alla quale i nostri ragazzi dell'alberghiero hanno partecipato costituisce un aspetto culturale per la diffusione di modelli responsabili a cui la scuola deve sempre fare riferimento per raggiungere i suoi scopi educativi". – Così, Bruno Sanna Dirigente scolastico del Don Dedato Meloni di Oristano.