Rassegna Stampa

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Italia, ecco la manovra: reddito di cittadinanza tagliato e chi assume giovani non paga contributi

Fonte: web Castedduonline.it
22 novembre 2022

Italia, ecco la manovra: reddito di cittadinanza tagliato e chi assume giovani non paga contributi


Il sussidio sarà tolto dal 2024 e verrà ridotto nel 2023 a chi può lavorare. Chi fa contratti agli under 35 avrà una decontribuzione totale e le pensioni minime aumentano da 523 a seicento euro. Le donne con due figli e 35 anni di contributi potranno andare in pensione a 58: tutte le novità della manovra del Governo Meloni

 

Stop totale al reddito di cittadinanza dal 2024 e un primo sostanzioso taglio l’anno prossimo per tutti gli italiani occupabili, cioè che possono lavorare. Per loro il sussidio sarà erogato solo per otto mesi, con corsi di formazione obbligatori per entrare, o rientrare, nel mondo del lavoro. È uno dei punti principali della nuova manovra discussa nell’ultimo Consiglio dei ministri del governo di Giorgia Meloni. Non solo: stando a tutte le anticipazioni, infatti, le pensioni minime passeranno da 523 a seicento euro, come proposto in più occasioni da uno dei partiti che forma la maggioranza, Forza Italia. E, ancora più importante, le aziende che assumeranno under 35 non pagheranno i contributi: una decontribuzione totale che può far tornare a volare l’occupazione, con tanti nuovi contratti a tempo indeterminato. Il pacchetto economico avrà un valore che sfiorerà i 32 miliardi. Il taglio del cuneo andrà interamente ai lavoratori e sarà di due punti per i dipendenti con redditi fino a 35mila euro, e di 3 per quelli fino a 20mila euro.

 

Ancora: si potrà andare in pensione nel 2023 con la cosiddetta quota 103, cioè a sessantadue anni e quarantuno di contributi. E per le lavoratrici che hanno due o più figli, il traguardo della pensione sarà addirittura più vicino: basterà avere almeno trentacinque anni di contributi e 58 di età.