Rassegna Stampa

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Primi mesi di scuola per Aurora e già un grande traguardo: il sorriso radioso tra gli applausi del M

Fonte: web Vistanet Cagliari
7 novembre 2022

Primi mesi di scuola per Aurora e già un grande traguardo: il sorriso radioso tra gli applausi del Municipio di Cagliari


Mesi fa le enormi difficoltà nella ricerca di un istituto superiore capace di accoglierla in tutte le sue esigenze. Oggi invece la 15enne Aurora, affetta da una variante della sindrome di Rett, frequenta il suo primo anno al "Pertini", respirando affetto e nuove amicizie coi suoi coetanei. E al Municipio di Cagliari c'è stata un'enorme soddisfazione per lei.

La sveglia suona presto e la campanella trilla puntuale alle 08.30. Poi, cinque ore in classe, tra lezioni, professori e la compagnia di tutti i suoi pari. Da settembre i ritmi della scuola sono ormai nella quotidianità di qualunque ragazzino e lo sono anche per la 15enne Aurora. E non molti mesi fa sembrava una cosa impossibile.

Già, perché Aurora Deplano è una ragazzina affetta da una variante della sindrome di Rett, un problema neurologico cognitivo che le impedisce di parlare, muoversi e mangiare in piena autonomia, e di vivere la sua adolescenza senza il costante bisogno di assistenza. In molti ricordano il continuo peregrinare di mamma Alessandra e papà Enrico, alla ricerca di un istituto capace di andare incontro alle numerose necessità della loro piccola. Tanti i cancelli sbarrati, ma alla fine tutti insieme ce l’hanno fatta e oggi Aurora, finite le scuole medie la scorsa estate, frequenta le superiori. E a pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico, si è già tolta una piccola, quanto enorme, soddisfazione.

Primo anno all’istituto “Pertini” di Cagliari, indirizzo moda “made in Italy”. E mica una scelta casuale. “Io e mio marito abbiamo sempre tenuto alla cura di Aurora”, spiega la madre Alessandra Piroddi, referente nazionale Rett, “e l’abbiamo sempre vestita in maniera carina e adeguata alla sua età. L’inclusione passa anche da queste cose”.

Aurora non gioca con il tablet o con lo smartphone. Ma le piace ascoltare la musica e soprattutto respirare l’amore degli altri, soprattutto quello dei suoi coetanei nel mondo della scuola. Eppure, mesi fa, questo appariva un muro insormontabile. “Inizialmente avevamo chiesto un fermo alla scuola media, viste le enormi difficoltà per noi famiglia. Ma questo non ci è stato concesso e nostra figlia deve assolvere all’obbligo formativo fino ai sedici anni. Ma per noi le preoccupazioni sono state enormi: lei ha bisogno di assistenza adeguata alla sua condizione e alle scuole superiori non mancano problematiche in questo senso, soprattutto legate alla cura igienica”. Poi, però, uno spiraglio miracoloso. “La Città Metropolitana ci ha messo a disposizione un’ Oss bravissima, che assiste Aurora per tutto il tempo e in ogni sua esigenza. Così si è riusciti a inserirla nel gruppo classe e far sì che si integrasse”.