Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune mette in vendita i suoi cortili

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2009

Prima si provvederà all'accatastamento, poi gli inquilini potranno acquistare gli spazi 

Circa mille i posti auto in aree condominiali in uso ai privati

In via San Benedetto nessun appartamento comunale ma per la gestione del cortile pagano le casse pubbliche.
Il paradosso in via San Benedetto: il Comune non possiede alcun appartamento ma deve continuare a pagare le spese per il mantenimento del cortile. Una delle tante follie emerse al termine del censimento delle “aree cortilizie” voluto dall'assessore al Patrimonio Luciano Collu. Una delle tante, appunto. Perché quelle aree sono state sinora gestite all'insegna della più totale anarchia. Un altro esempio? All'incrocio tra via Alfieri e via Dante, in un cortile comunale, dotato anche di cancello elettrico, i parcheggi sono segnati e divisi tra i condomini. Il censimento serve a fare chiarezza e a regolarizzare tutte le situazioni.
I PARCHEGGI Iniziativa che solo apparentemente sembra di secondaria importanza. «Un calcolo sommario», spiega Collu, «consente di stabilire che si parla probabilmente di mille, millecinquecento parcheggi». Il fatto è che, sinora, l'amministrazione non si è mai interessata di questi spazi. «Così, per fare un altro esempio», riprende Collu, «all'Ausonia alcuni privati si sono appropriati di spazi pubblici».
IL CENSIMENTO È stato dunque commissionato uno studio che ha consentito di individuare una trentina di aree. Soltanto nella prima fascia (quella di maggior rilevanza economica) sono disponibili tra i 500 e i 650 posti auto, in una superficie totale di 16.751 metri quadri. Aree che si trovano in Firenze, in via Dante, in via Alfieri, in via Satta (giusto per citarne soltanto alcuui). A questi devono essere aggiunti altri 44 mila metri quadrati che si trovano in aree dove la richiesta di posti auto è importante ma meno pressante. E il problema si pone anche in aree annesse a edifici erp.
LA SITUAZIONE In pratica, il Comune si ritrova proprietario di spazi che spesso non sono più pertinenze dei suoi appartamenti. Spazi che, più o meno, abusivamente vengono utilizzati da terzi. Addirittura, nell'area di via San Benedetto, secondo l'assessore, si sarebbe arrivati a situazioni di sub-affitto. Situazione ai limiti dell'incredibile: il Comune deve sobbarcarsi spese per aree che interessano esclusivamente ai privati.
IL FUTURO Il censimento, dunque, serve, in primo luogo, a far sì che l'amministrazione non si sobbarchi più spese che non le competono. Quegli spazi, in un modo o nell'altro, diventeranno privati. Questo significa che gli abitanti dei palazzi a cui sono annessi si ritroveranno a dover sborsare denaro per poter utilizzare legittimamente quei cortili. Un salasso ai danni dei cittadini? Non necessariamente. «In passato», puntualizza Collu, «è capitato che un appartamento venisse riscattato senza che, nel contratto, entrasse anche la pertinenza». In pratica, il posto auto annesso all'abitazione non entrava nel patrimonio del residente.
L'ITER Dal punto di vista pratica, l'assessorato al Patrimonio provvederà, in primo luogo, a registrare catastalmente tutte le aree. Poi, gli spazi, lasciati nell'attuale condizione, potrebbero essere venduti in blocco ai condomini. Oppure, considerando come interlocutori gli utilizzatori o i condomini, l'area dovrebbe essere prima sistemata fisicamente e poi ceduta.
MARCELLO COCCO

26/10/2009