A febbraio verranno eliminate le barriere di protezione
Il 21 maggio sono iniziati i lavori di Consolidamento dei bastioni rocciosi S'Avanzada-giardini pubblici. Con oltre 450 mila euro verrà sistemata la parete che arriva sino alle scale di Buoncammino.
Come su una parete per free climbing. Solo che i rocciatori che da mesi vanno su e giù dal costone roccioso di S'Avanzada, tra i giardini pubblici e Porta Cristina, non hanno nessun intento sportivo: la loro sfida è mettere in sicurezza la roccia di calcare e tufo ed evitare così che precipiti su auto e passanti. Ma non è tutto, quando l'operazione sarà conclusa, verranno finalmente eliminate le barriere fracasso che da oltre dieci anni abbruttiscono la strada d'accesso a Castello e che hanno svolto la funzione di discreti paravento per i disperati che dormivano nelle grotte.
I LAVORI Dopo vari anni di intoppi burocratici, autorizzazioni della Soprintendenza e gara d'appalto il 21 maggio di quest'anno sono partiti i lavori per il secondo intervento di "Consolidamento dei bastioni rocciosi S'Avanzada-giardini pubblici", un progetto elaborato da Raffaele Cotza. Con 454.507 euro finanziati dall'assessorato comunale ai Lavori pubblici, un'associazione temporanea di imprese tra la Tecnoline di Cagliari e la Sarroch granulati ha iniziato a demolire le parti pericolanti e rafforzare le pareti. Tutto dovrà essere concluso entro il 27 febbraio 2010, ma non è esclusa, visti i premi per chi accorcia i tempi, una data anteriore di consegna.
BARRIERE FRACASSO Efisio Passa è il dirigente comunale che ha la supervisione dell'intervento. «I lavori sui costoni e sulle mura storiche fanno parte di un vecchio programma dell'amministrazione comunale che prevede di mettere in sicurezza oltre 3.500 metri quadri di parete che si estende da S'Avanzada sino al tratto interno dei giardini pubblici dove c'è la scala che conduce a Buoncammino. A intervento concluso - afferma Passa - verranno eliminate le barriere fracasso , sistemate ai primi degli anni Novanta per evitare guai a pedoni e automobilisti».
I ROCCIATORI Ercole Ambu è a capo di una squadra di cinque rocciatori che, grazie a funi e cavi, utilizzando tecniche alpinistiche va su è giù per il costone roccioso. In cosa consiste il vostro compito? «Stiamo rinforzando il costone roccioso, infilando delle barre d'acciaio lunghe 6, 9 e 12 metri in fori che poi verranno riempiti con cemento». Un lavoro anomalo. «Quella del rocciatore è una professione relativamente nuova. Pensate che, al momento dell'assunzione, quando ho comunicato la qualifica all'Ufficio di collocamento, gli impiegati mi hanno preso in giro».
ANDREA ARTIZZU
17/10/2009