Cantieri senza scavo a Cagliari, un milione e mezzo di euro per la nuova condotta in viale Trieste
Via libera al progetto definitivo di Abbanoa
Cantieri “senza scavo” con la tecnica del “relining”
Interessato anche l’ultimo tratto di via Sant’Avendrace.
Dopo via Sant’Avendrace è in arrivo un nuovo cantiere “senza scavo” per rimettere a nuovo anche la condotta principale che scorre sotto viale Trieste. Il progetto definitivo di Abbanoa, stato approvato in questi giorni dall’Ente di Governo d’Ambito, prevede l’utilizzo della particolare tecnica del relining: in pratica dentro le vecchie tubature sarà infilata una guaina flessibile, realizzata con materiali ultraresistenti, che aderirà alle pareti consentendo all’acqua di scorrere in tutta sicurezza. Le operazioni saranno effettuate da un pozzetto d’ispezione all’altro e quindi senza dovere effettuare scavi impattanti. È una tecnica che ha costi superiori ai tradizionali scavi, ma consente di non sbancare la strada e riduce i tempi da diversi mesi a poche settimane. Si eviteranno in questo modo i disagi alla circolazione, ma anche di interferire con eventuali presenze archeologiche nel sottosuolo.
Per questo progetto Abbanoa sta investendo circa un milione e mezzo di euro ottenuti dai Fondi europei “Fsc” per lo Sviluppo e la Coesione. Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa, guidato dal presidente Franco Piga, ha tra i suoi obiettivi proprio l’accelerazione degli investimenti. L’intervento nel Capoluogo riguarderà un tracciato lungo 1.660 metri che interesserà tutta viale Trieste (da piazza del Carmine fino all’incrocio con viale Trento) e il tratto di viale Sant’Avendrace fino all’incrocio con via Tirso. L’anno scorso, proprio dall’incrocio di via Tirso fino a piazza Sant’Avendrace e poi lungo via San Michele sino a piazza Medaglia Miracolosa, era stato eseguito il primo intervento di relining che aveva riguardato quasi un chilometro di condotte.
Abbanoa, infatti, sta portando avanti un importante programma di risanamento integrale di uno degli anelli principali della rete idrica del Capoluogo dal quale dipende l’approvvigionamento di numerosi quartieri. Sotto viale Trieste e viale Sant’Avendrace erano presenti condotte degli anni Cinquanta in ghisa grigia del diametro di 400 millimetri. Negli ultimi anni si erano verificate numerose rotture: da qui la necessità di realizzare un intervento tenendo conto dell’importanza che queste strade rivestono nella viabilità cittadina. Gli unici scavi che saranno eseguiti riguarderanno dei pozzetti ogni trecento metri dove saranno installati dei pezzi speciali che consentiranno di effettuare le manovre di regolazione della condotta rimessa a nuovo. Non sarà nemmeno necessario sospendere l’alimentazione perché l’erogazione sarà garantita da bypass e collegamenti secondari.
La tecnica del “reling” sarà attuata anche per rifare completamente un’altra delle condotte principali della città: quella che collega i serbatoi di San Michele con i serbatoi di Monte Urpinu e che attraversa strade ad altissima intensità di traffico come via Cadello e via Pergolesi. Il “relining” si può attuare su tubature con grandi diametri. Per quanto riguarda le reti secondarie si procederà con i metodi tradizionali di sostituzione integrale delle vecchie condotte con le nuove in materiali più moderni. Sono già in programma cantieri nel quartiere di Fonsarda e nella zona di Villanova tra via Garibaldi e via Sonnino.