Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Cgil: «Al Ctm privilegi per pochi lavoratori»

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2009

La polemica. Lettera del sindacato agli azionisti, il direttore annuncia querele 



«Il Ctm è diventato un serbatoio di privilegi per alcuni a scapito della maggioranza dei dipendenti, gestito in maniera arrogante e nepotistica dove i premi, le promozioni, le assunzioni sono gestiti arbitrariamente e dove gli orari sono rigidissimi fino al livello di capufficio ed elastici al di sopra». La Filt-Cgil riparte alla carica e in una lettera ad alto contenuto polemico firmata dal rappresentante aziendale Sandro Putzu e indirizzata al presiedente della Provincia e ai sindaci di Cagliari e Quartu denuncia quelle «situazioni di scarsa trasparenza e gravi irregolarità».
LA DENUNCIA Il sindacalista replica a distanza all'affermazione del direttore della società di trasporti, Ezio Castagna, secondo il quale il Ctm è una società per azioni e non un ente pubblico. «Il Ctm è una spa con l'ombrello del totale capitale pubblico, pagato anche dalla Regione. La Provincia e i Comuni di Cagliari e Quartu sono enti pubblici ed elargiscono il lautissimo stipendio ed extra vari».
LE ASSUNZIONI Per Putzu, il direttore «non essendo il padrone non rischia nulla, anzi può permettersi di assumere decine di impiegati con semplici colloqui gestiti da un dipendente assunto senza concorso. Sarebbe stato più opportuno», continua la lettera della Filt-Cgil, «assumere conducenti magari con trasparenti concorsi pubblici e un po' meno impiegati con colloqui individuali».
BILANCI E PROPOSTE «Vi sono vari modi per far quadrare i bilanci, il più semplice è quello di ridurre il personale aumentando il carico di lavoro a chi resta», afferma polemico il sindacalista. «Chiediamo agli enti proprietari un intervento pubblico per chiarire se il Ctm è stato venduto al direttore».
IL DIRETTORE Ezio Castagna, raggiunto telefonicamente, è esplicito. «Non ho visto la nota ma conosco il contenuto. Non voglio fare commenti. Ho già dato mandato ai miei avvocati di tutelarmi in sede legale».

14/10/2009