Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Due milioni di euro per salvare il Nervi

Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2009

Su Siccu. Lavori conclusi nel 2011. La struttura è abbandonata da oltre vent'anni

Bando dell'Autorità portuale per il recupero del capannone

L'edificio è stato realizzato nel '54 da Pier Luigi Nervi, l'ingegnere dello stadio Flaminio di Roma e dell'Artemio Franchi di Firenze.
Le idee sul suo possibile utilizzo si sprecano da quindici anni: acquario del Mediterraneo, laboratorio multimediale, piscina e palaghiaccio, giusto per citarne alcune. Progetti, per ora, confinati nelle menti degli architetti. Ma sul futuro del capannone Nervi, a Su Siccu, da qualche giorno c'è almeno una certezza: l'Autorità portuale ha bandito una gara per il consolidamento e recupero funzionale di quello che è stato il simbolo dell'epopea del sale. Due milioni di euro per salvare la struttura e, dopo il 2011 a lavori conclusi, poterla utilizzare per uno dei tanti progetti ipotizzati.
L'APPALTO Il bando è stato pubblicato qualche giorno fa dall'Autorità portuale (le domande per partecipare alla gara dovranno arrivare entro il 3 novembre) che mette a disposizione anche le risorse per eseguire i lavori. I due milioni - più Iva - serviranno per ripristinare la struttura esistente, oramai a rischio crollo. «Non sono previste opere funzionali», fanno sapere dagli uffici portuali. Questo significa che per ora la priorità è salvaguardare e recuperare l'edificio. A lavori conclusi (nel bando si parla di un anno e mezzo) si potrà avviare la seconda fase: come utilizzare il capannone?
LA STORIA L'edificio e l'area su cui sorge sono abbandonati da decenni. Lo testimoniano la copertura in parte crollata, i pezzi di ferro arrugginiti e i nastri trasportatori ricoperti da cespugli. La struttura era stata progettata assieme a quella gemella, sorta a Santa Gilla, da Pier Luigi Nervi, l'ingegnere romano che realizzò anche la sala delle udienze vaticane. Il capannone è stato edificato nel '54 e abbandonato meno di trent'anni dopo. L'interno della struttura (lunga 90 metri e larga 60, senza alcun tramezzo) è enorme: 6000 metri quadrati. Qui si poteva raccogliere sino a 140 mila tonnellate di sale. Un piccolo gioiello nato dal genio di Nervi, progettista di stadi (il Flaminio di Roma e l'attuale Artemio Franchi di Firenze), di strade, navi, ponti, palazzi e stazioni ferroviarie.
I PERICOLI Il degrado è sotto gli occhi di tutti e la zona è off-limits perché l'edificio è pericolante. Negli anni ci sono stati molti crolli, tanto da far avanzare diversi dubbi sulla possibilità di un suo recupero. Ora l'Autorità portuale lancia la sfida per evitare che il passare del tempo decreti la morte del capannone. (m. v.)

13/10/2009